Elezioni regionali, nei sondaggi il PD rischia nelle Marche e in Toscana

La tenuta del governo giallorosso passerà sicuramente anche dall’esito delle elezioni regionali che si terranno il 20 e 21 settembre. Il Pd è consapevole della discrepanza tra la rappresentazione nazionale e quella regionale. In alcune regioni, addirittura, il movimento 5 Stelle ha preferito non allearsi col Pd, tanto meno Italia Viva. 

Si voterà in sette regioni. In alcune non sembra esserci partita: in Veneto Luca Zaia ha fatto registrare un livello di consenso che oscilla tra il 71-75%. Poche speranze per Arturo Lorenzoni, candidato del centrosinistra. Staccatissimo il pentastellato Enrico Cappelletti, che è tra il 2-6%.

In Campania non ci dovrebbero essere dubbi, invece, sulla riconferma del governatore uscente del Pd Vincenzo De Luca nei confronti del candidato del centrodestra Stefano Caldoro. Nell’analisi condotta dalla società Noto Sondaggi, le probabilità di vittoria di De Luca oscillano tra il 46-50%.

In Liguria Giovanni Toti è al 60,1% dei consensi, Ferruccio Sansa, candidato del centrosinistra al 34,4% mentre Aristide Massardo, che corre per Italia viva è al 4,3%.  

A Rischio uno dei feudi del Pd

Situazione un po’ anomala in Toscana (regione storicamente di sinistra) dove la candidata del M5S Irene Galleti ha dichiarato di recente di non prendere in considerazioni eventuali alleanze col Pd: “Noi siamo alternativi alla destra ma anche a un Partito Democratico che, soprattutto in Toscana, ha rinunciato a innovare in nome della difesa di piccole rendite di posizione”. Tale avversione potrebbe rivelarsi decisiva poiché il candidato del centrosinistra Eugenio Giani è tra il 42-46%. Numeri simili anche per il candidato del centrodestra Susanna Ceccardi che fa registrare un consenso tra il 39-43%.

Nelle Marche, invece, Il PD non ha riconfermato il Governatore uscente, puntando su Maurizio Mangialardi. Per il centrodestra il candidato alle regionali è il deputato di Fratelli d’Italia, Francesco Acquaroli.  Anche in questa regione Il Movimento 5 Stelle ha deciso di concorrere da solo con il candidato Gian Mario Mercorelli dopo la mancata intesa con il centrosinistra. I sondaggi evidenziano un leggero vantaggio di Acquaroli che si posiziona tra il 47-51%. Mentre Mangialardi è tra il 35-39%. 

Il testa a testa in Puglia

Le elezioni regionali della Puglia risultano le più interessanti per via delle stesse probabilità di vittoria tra il governatore uscente Michele Emiliano, sostenuto dal Centrosinistra, ma non da Italia Viva, e Raffaele Fitto (Centrodestra).

Nei sondaggi diffusi dall’istituto Ipsos Raffaele Fitto è in vantaggio col 41,0%, segue Michele Emiliano col 39, 4%. Poi staccati troviamo Antonella Laricchia del M5S con il 15, 6% e Ivan Scalfarotto (Italia Viva) con l’1,6%.

Impostazioni privacy