Elezioni: dopo le politiche, toccherà alle Regionali in Sicilia, Lombardia e Lazio

Sarà una campagna elettorale “infinita”. Con lo scioglimento anticipato delle Camere la propaganda politica appena cominciata (ma è veramente mai finita?) durerà almeno nove mesi. Certo, ora l’appuntamento più importante resta quello fissato con le elezioni politiche del 25 settembre. Il rinnovo del Parlamento italiano manderà a inizio autunno, tra Camera dei Deputati e Senato della Repubblica, “solo” 600 rappresentanti (400 + 200) dopo la riduzione dai 945 attuali inserita in Costituzione.

Le elezioni politiche anticiperanno le Regionali a cavallo tra 2022 e 2023

Giusto il tempo di insediarsi, di fare le consultazioni con Mattarella e di votare la fiducia al nuovo governo e praticamente subito dopo le elezioni politiche sarà il momento di quelle Regionali. Tre, in particolare, saranno i territori da tenere d’occhio. Si comincia dalla Sicilia, che dovrebbe aprire i seggi attorno al mese di novembre. In attesa di capire quali saranno le candidature ufficiali del centrodestra e del centrosinistra, chi ha giocato d’anticipo è Cateno De Luca. Quest’ultimo, dopo essersi dimesso dalla carica di sindaco di Messina, ha annunciato la sua candidatura a presidente di Regione come indipendente.

Non basta, però. Perché le festività natalizie non porteranno un clima più “sereno” almeno dal punto di vista dello scontro politico aperto. A marzo infatti (si potrebbe votare domenica 7) sarà il momento in simultanea di Lombardia e Lazio. Al Pirellone tutto sarà incentrato sul futuro di Attilio Fontana, presidente di Regione uscente. Sarà di nuovo confermato dalla coalizione di centrodestra? Al momento non sembrano esserci dubbi in merito. Tuttavia la candidatura di Letizia Moratti resta sempre in agguato. È chiaro che le varie polemiche che hanno caratterizzato la gestione dell’emergenza Covid e la primissima fase vaccinale potrebbero pesare alle urne. Discorso diverso al Palazzo della Regione a Roma, dove Nicola Zingaretti concluderà il suo mandato da presidente dopo dieci anni. Infine, tra aprile e maggio saranno chiamati al voto anche i cittadini di Molise e Friuli Venezia Giulia.

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