Draghi si dimette, Mattarella scioglie le Camere: al voto il 25 settembre

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Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto al Palazzo del Quirinale il Presidente del Consiglio dei Ministri, Prof. Mario Draghi, il quale, dopo aver riferito in merito alla discussione e al voto di ieri presso il Senato, ha reiterato le dimissioni sue e del Governo da lui presieduto. Il Presidente della Repubblica ne ha preso atto. Il Governo rimane in carica per il disbrigo degli affari correnti“.

Con queste parole, pronunciate dal Segretario generale della Presidenza della Repubblica Ugo Zampetti, il Quirinale ha ufficializzato la definitiva fine del Governo, in una mattinata in cui le novità si sono alternate in un brevissimo lasso di tempo, a differenza di un mercoledì in cui erano invece servite ore. Ecco come nel giro di poco più di un’ora Mario Draghi ha posto definitivamente la parola fine alla sua esperienza a Palazzo Chigi. Non solo: ma il Capo dello Stato ha anche firmato il decreto con il quale ha sciolto il Parlamento. Si voterà per il rinnovo del Parlamento il prossimo 25 settembre.

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L’arrivo a Palazzo Chigi, con la macchina, del presidente del Consiglio Mario Draghi. Così è iniziata ufficialmente la sua ultima mattina da Primo Ministro. Dopo il suo intervento alla Camera, si è infatti recato al Quirinale per rassegnare le dimissioni.

L’annuncio alla Camera e la battuta: “Anche i banchieri hanno un cuore”

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Mario Draghi, al suo ingresso nell’Aula della Camera, è stato accolto da una lunga standing ovation del centrosinistra e del governo. Immobili il centrodestra e i M5S. “Alla luce del voto espresso ieri sera dal Senato chiedo di sospendere la seduta per recarmi dal presidente della Repubblica per comunicare le mie determinazioni“. Questo quanto affermato dal premier Mario Draghi intervenendo alla Camera. Seduta sospesa fino alle 12.

Per lui non è mancato anche un piccolo momento di emozione e commozione. Durante gli applausi e l’ovazione di governo e centrosinistra, infatti, Draghi ha affermato: “Grazie per questo, naturalmente. Certe volte anche il cuore dei banchieri centrali viene usato. Qualche volta… Grazie per questo, e grazie per tutto il lavoro fatto insieme in questo periodo“. Qualcuno è riuscito anche a lasciarsi andare a una piccola risata.

Gli spostamenti di Draghi: Palazzo Chigi, Camera, Quirinale, poi Camere

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Il presidente del Consiglio Mario Draghi è quindi salito al Quirinale in auto, per incontrare Sergio Mattarella.

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Il presidente del Consiglio Mario Draghi si è soffermato al Quirinale per l’annunciato colloquio con il presidente Sergio Mattarella. Anche in questo caso l’intervento è stato estremamente rapido.

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Dopo circa mezz’ora di colloquio con il presidente della Repubblica Mattarella, infatti, l’ormai ex presidente del Consiglio Mario Draghi ha lasciato il Quirinale in auto. Il protocollo prevede ora che torni nuovamente in Parlamento, passando da entrambe le camere.

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Dopo un colloquio di circa mezz’ora con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, Mario Draghi ha lasciato il Quirinale e si è diretto in auto al Senato per incontrare la presidente Casellati. Il premier si recherà prima in Senato e poi alla Camera per incontrare i rispettivi presidenti.

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Un colloquio con la presidente del Senato Casellati durato 20 minuti, circa dove il professor Draghi ha rassegnato le sue dimissioni da presidente del Consiglio. Subito dopo è arrivato alla Camera dei deputati dove ha provveduto a fare la stessa cosa con Fico.

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