De Luca: “No alla seconda dose con un vaccino diverso, mancano i dati”

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Proseguiremo con la campagna di somministrazione di vaccino Pfizer e Moderna. Abbiamo sospeso la somministrazione di altri vaccini, che hanno determinato eventi preoccupanti“. Così il presidente della Campania, Vincenzo De Luca, commentando le ultime decisioni sulla campagna vaccinale.

De Luca: il nodo AstraZeneca e quello della seconda dose

Abbiamo anche sospeso la somministrazione di vaccini eterologhi, cioè non faremo la seconda dose con Pfizer a chi ha fatto come prima dose AstraZeneca. O meglio, a questi ultimi non ci sono problemi a fare il richiamo se si sono superati i 60 anni d’età. Sotto i 60 anni avremo una via di maggiore prudenza. Perché la somministrazione di vaccini diversi non ha avuto sul piano internazionale una sperimentazione ampia“, ha quindi specificato De Luca.

Arriva poi una spiegazione di quest’ultimo aspetto. “Noi abbiamo mandato ieri sera una nota tecnica dell’Unità di crisi al ministero della Salute perché ci dia chiarimenti motivati. Perché, a giudizio dei nostri virologi, la platea dei cittadini che in Europa hanno sperimentato la doppia somministrazione con vaccini diversi non è molto ampia. Tanto più che i pareri al momento non sono univoci“, ha spiegato ancora De Luca.

Come sono cambiate le strategie della campagna vaccinale

Ora parliamoci chiaro. Se fossimo nel pieno dell’emergenza e fossimo a un anno e mezzo fa, probabilmente avremmo dovuto andare avanti comunque – ha ammesso De Luca –. Siamo però in una fase della campagna vaccinale nella quale ci pare ragionevole non forzare la mano. Anche perché più della metà dei nostri concittadini ha già ricevuto la prima dose“.

Ultimo aspetto riguarda le giornate dedicate alla libera somministrazione del vaccino. E anche in questo ambito l’opinione di De Luca è chiara: “Gli Open day? Certo che li rifarei, ci siamo mossi sulla base delle indicazioni date dal ministero della Salute. Ho chiesto al ministero della Salute di eliminare da oggi in poi espressioni come ‘raccomandato’ o ‘consigliato’, che in campo medico non hanno alcun valore. Una cosa o è autorizzata o è proibita“.

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