Roma e la novità zona bianca: “Quasi liberi, resta la mascherina”

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Da oggi la Regione Lazio, insieme ad altre 12 Regioni, si tinge di bianco. Via il coprifuoco e luce verde per le docce in palestra, solo per citare alcune delle novità. Alcuni turisti in ferie a Roma si preparano alla “movida”, altri credono che sia ancora prematuro parlare di libertà totale.

Roma in zona bianca: le impressioni di ristoratori e passanti

Chiaramente la mascherina è il simbolo di questa pandemia. Levarla sarebbe una bella boccata d’aria fresca, in tutti i sensi. Sarebbe importante“. Così Antonio Russo, titolare di un locale in centro a Roma. “Ancora presto per parlare di normalità. Sono stati fatti passi avanti, tuttavia manca quella componente turistica fondamentale per noi come per altri“, aggiunge però.

Musica e sorrisi, invece, tra le strade di una Roma che spera di vivere un’estate diversa dagli ultimi mesi cupi. “Ci stiamo avvicinando alla vera libertà, diciamo“, afferma un passante. “Non siamo di qui, siamo arrivati stamattina. L’ulteriore tassello per ritrovare la libertà sarà togliere le mascherine. Ma noi per ora le teniamo. Perché è giusto tenerle, fino a che non saremo tutti vaccinati“.

Come cambia la città per i giovani: “Faremo festa, ma con la mascherina”

Sinceramente sono cambiate tante cose. Già qui vicino, a piazza del Popolo, possiamo vedere com’è cambiata Roma, da così a così. Ora si possono realizzare eventi con megaschermi e attività del genere. Molte persone magari nemmeno lo sapevano ancora. O non credevano che qualcosa del genere fosse ancora possibile“, spiega un giovane.

E sull’assenza di coprifuoco: “Già sabato la gente era aumentata un sacco rispetto alle solite sere. Oggi penso che in tutte le piazze di Roma ci saranno persone in giro per tutta la notte. Vogliamo approfittare di questa libertà totale. L’unica cosa che manca è togliere le mascherine all’aperto. Forse non siamo ancora così sicuri di potercelo permettere. Dobbiamo ancora aspettare un po’ di tempo, ma speriamo che anche questo finisca grazie ai vaccini. Perché siamo tutti davvero stanchi“.

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