Cybersecurity, allarme Inps: “Italia in ritardo su Europa”, l’appello

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Bisogna investire in sicurezza. Anzi, avremmo già dovuto iniziare tempo fa, perché scontiamo un ritardo con gli altri Paesi europei più avanzati. È un bene importante. E oggi anche attraverso il Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza, il Paese ha deciso di investire su questo campo“. Così il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, a margine dell’evento “Privacy e Cybersecurity: stato dell’arte, sistemi di difesa e resilienza” tenutosi in pizza Colonna a Roma.

Cybersecurity: com’è la situazione in Italia

Tridico ha quindi voluto fare un punto sulla situazione della Cybersecurity in Italia. “L’Inps – ha ricordato – già dal 2020 ha avviato una forte operazione di trasformazione digitale con una struttura tecnica di rinnovazione tecnologica. Ha investito in risorse umane e conoscenze, prendendo anche le migliori conoscenze che esistevano sul mercato. Lo ha fatto attraverso procedure e gare“.

Questo ci consente oggi di proteggere meglio il patrimonio dei dati di cui dispone l’istituto – ha proseguito il presidente dell’Inps –. Si tratta del patrimonio più grande del Paese e uno dei più grandi d’Europa. Si tratta del 90% dei dati degli italiani, che noi custodiamo gelosamente“. E proprio per questi motivi è fondamentale garantire il massimo livello possibile nella Cybersecurity.

I campi in cui è necessario crescere e migliorare

Su ciò che serva all’Inps, infatti, Tridico ha parlato chiaro. “Quello che ci dicono gli analisti, gli esperti e gli accademici è che c’è la necessità di coprirsi e proteggerci anche dagli attacchi che provengono da teatri di guerra. E quando parliamo di guerra non intendiamo quelle che si combattono con i carri armati, ma quelle che riguardano appunto la Cybersecurity“, ha sottolineato.

Proprio verso queste azioni, il governo ha varato ormai da qualche anno misure importanti. Ultima di queste è la costituzione dell’Agenzia Nazionale per la Cybersecurity. Questo costituisce sicuramente un passo in avanti. Noi siamo all’interno del perimetro dell’Agenzia. E abbiamo un’ottima collaborazione con loro, anche per la rilevanza strategica dell’istituto. Dovuta ai 90% dei dati degli italiani che l’Inps detiene al suo interno“, ha concluso Tridico.

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