Alternanza scuola lavoro: si cambia?

L’alternanza scuola lavoro risale a “dieci anni fa”, quindi ormai “è superata”. Il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, annuncia cambiamenti di questo modello a distanza di 20 giorni dalla morte di Lorenzo Parelli, Il 18enne ha perso la vita proprio nell’ultimo giorno di stage per l’alternanza scuola lavoro. Episodio che ha fatto scaturire le proteste degli studenti, che sono scesi in piazza venerdì 4 febbraio, dopo le cariche della polizia sui ragazzi alle prime manifestazioni del 29 gennaio.

Ieri, martedì 8, Bianchi ha incontrato le Consulte degli studenti, ovvero le rappresentanze del mondo studentesco, per affrontare questi temi. Il confronto è stato senza esito, perché il ministro ha tenuto il punto senza accogliere la richiesta dei ragazzi di togliere la seconda prova scritta. Sulla maturità “ho detto agli studenti di non avere paura perché le commissioni, come loro stessi hanno richiesto, saranno interne, ha spiegato Bianchi.

Come verrà modificata l’alternanza scuola lavoro, secondo le parole del ministro Bianchi

L’annuncio più importante, fatto a Radio 24, riguarda però la volontà di superare il modello dell’alternanza scuola lavoro. “Faremo un tavolo insieme con i ragazzi: stiamo facendo nel Pnrr una riforma dell’orientamento scolastico che garantisca la sicurezza totale”, ha detto il titolare del dicastero dell’Istruzione. Bianchi ha ribadito che “è importantissimo che ci sia una scuola aperta, che si facciano esperienze. Dobbiamo tornare alla capacità di una scuola che integra anche a esperienze esterne e fare tutto in pienissima sicurezza. È fondamentale che ci sia una varietà di esperienze che rientrino in un percorso educativo, non servono esperienze spot, ha aggiunto il ministro.

La sicurezza non riguarda solo gli stage, ma anche gli istituti scolastici. “Sto seguendo soprattutto le occupazioni di Milano: i ragazzi protestano per gli edifici cadenti. Su questo è necessario intervenire, dobbiamo rimettere in sicurezza le scuole. “I ragazzi domandano anche una scuola nuova e più partecipata, non vogliono sentirsi abbandonati ed è a questo tipo di voci che bisogna dare ascolto”, ha proseguito Bianchi. Che poi ha detto che tutti gli domandano che “si affrontino le molte tematiche civiche, come l’educazione ambientale. Gli studenti hanno riportato un malessere che poi si trasforma anche in paura”.

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