Usa, sparatoria alla parata del 4 luglio: chi è Robert Crimo

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Durante la parata del 4 luglio un uomo ha aperto il fuoco a Highland Park, Illinois. L’evento cittadino, che festeggia il giorno dell’Indipendenza statunitense, è stato interrotto violentemente dall’attentatore. Le immagini mostrano il momento esatto della sparatoria. Il video è stato realizzato da un ragazzo presente alla parata che mentre scappa grida: “Sto filmando! Sto filmando!”.

Si chiama Robert “Bobby” E. Crimo III l’uomo sospettato di aver ucciso sei persone e di averne ferite 30 a Highland Park, in Illinois. Crimo avrebbe aperto il fuoco durante la parata per il 4 luglio alla periferia di Chicago. La polizia lo ha fermato mentre si trovava alla guida della sua auto nella zona di Lake Forest, a nord della metropoli dell’Illinois, ed è stato subito portato in centrale per essere interrogato. Sembra che Crimo abbia pubblicato diverse canzoni rap autoprodotte usando il nome d’arte “Awake The Rapper”. Un video di Awake The Rapper mostra un disegno di una figura stilizzata che tiene un fucile davanti a un’altra figura distesa a terra. In una foto del suo profilo Facebook, ora oscurato ma rilanciato da molti utenti di Twitter, il giovane è ritratto con un elmetto e una piccola telecamera in testa e il volto coperto.

I video di Robert Crimo su Youtube prima della strage

Sempre sul suo profilo compare un’immagine di una manifestazione del Patriot Front, un’organizzazione suprematista bianca. Crimo era alla guida di una Honda Fit color argento del 2010, targa Illinois DM80653. Il padre è stato candidato sindaco di Highland Park. Nel video della sua cattura si vede la polizia che circonda l’automobile e poi Crimo che esce dal veicolo con le mani in alto. Viene messo a terra prima che la polizia lo prenda in custodia. Il padre di Robert Crimo, Paul, lo descrive come un giovane silenzioso, tranquillo, solitario, che non aveva mai manifestato comportamenti violenti e stava spesso su Youtube. Parlando con la Cnn, l’uomo ha detto di aver visto il 22enne la sera prima del massacro, domenica. “Era al computer in camera sua”, ha raccontato. Siamo brave persone, questa cosa è devastante”, ha aggiunto.

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