Ucraina, l’Europa torna ad alzare la voce: “Per Putin noi deboli? Sbaglia”

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L’Europa torna ad alzare la voce nei confronti della Russia, in riferimento all’invasione dell’Ucraina. “Il grave errore di Putin è stato pensare che le nostre differenze e la difesa dei diritti fondamentali fossero un segno di debolezza. Ha sbagliato. In democrazie come la nostra, questi sono i nostri punti di forza“. Così la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, alla conferenza ‘The State of the Union’.

Metsola: “Mondo diverso dopo l’invasione dell’Ucraina”

L’Europa potrebbe non essere perfetta. Siamo tutt’altro che perfetti. Ma rappresentiamo un bastione della democrazia liberale, delle libertà personali, di sicurezza e protezione. Dove puoi essere chiunque tu voglia essere. Un modo di vivere che forse per troppo tempo abbiamo dato per scontato“, ha aggiunto, con un riferimento all’Ucraina implicito quanto chiarissimo. “In Europa celebriamo le differenze. È ciò che ci consente di svilupparci e ci consentirà di diventare più forti“, ha garantito ancora Metsola.

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La presidente del Parlamento europeo ha quindi ammesso come l’invasione dell’Ucraina abbia stravolto il mondo che conoscevano. “C’è una realtà pre-24 febbraio e una realtà post-24 febbraio. Il mondo è cambiato“, ha ammesso Metsola. Che ha chiamato gli Stati membri dell’Unione alle proprie responsabilità. “Dobbiamo capire che il peso dell’ordine globale democratico ora poggia in modo più pesante che mai sulle spalle dell’Europa. Dobbiamo essere in grado di portarlo“, ha dichiarato.

Arriva quindi un riferimento a uno storico discorso di Mario Draghi. Stavolta, però, il tema non è economico ma geopolitico. “È il nostro momento whatever-it-takes. Un momento che arriva una volta ogni generazione“, ha spiegato Metsola. Che ha poi voluto citare alcune delle zone più severamente colpite dalla guerra in Ucraina: “Un momento in cui bisogna capire che l’Europa è anche nelle strade di Bucha, nei tunnel di Mariupol, nelle cantine di Irpin, sulle rive dell’Isola dei Serpenti“.

Borrell: “Europa è dei giovani, per sopravvivere serve unità”

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Intanto, all’interno del Festival d’Europa 2022 di Firenze, l’Alto rappresentante per gli Affari esteri dell’Ue Josep Borrell ha incontrato i giovani toscani nel cinema La Compagnia. ‘Generazione Europa‘ il titolo dell’evento, che ha visto oltre 300 studenti partecipare alla giornata. La mattinata è stata aperta dalla violinista ucraina Veronika Dunyak. Questo l’intervento del presidente del consiglio regionale toscano, Antonio Mazzeo: “L’Europa è la nostra comunità di destino, il nostro futuro, i nostri giovani, che oggi incontrano uno dei massimi rappresentanti della sua istituzione. Oggi perché possa cessare il fuoco di questa atroce guerra che sta sconvolgendo l’Ucraina c’è necessità di più Europa“.

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A margine del Festival d’Europa a Firenze, dopo l’incontro con i giovani toscani nel Cinema de La Compagnia di Firenze, Josep Borrell ha parlato del conflitto in corso. “Dobbiamo continuare ad aiutare l’Ucraina. Sta vivendo un’assurda invasione. Sono i nostri amici. Dobbiamo aiutare loro e fare pressione alla Russia. Se non aiutiamo gli ucraini ora, quando? Stiamo lavorando per un accordo tra tutti i Paesi europei per proibire l’importazione del petrolio russo“, ha dichiarato l’Alto rappresentante per gli affari esteri dell’Unione Europea.

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Oltre che sull’Ucraina, però, Borrell si è soffermato anche sul domani dell’Europa. “Il futuro passa dai giovani. Loro non pensano alla guerra, non è nel loro immaginario – ha sottolineato –. La pace è lo stato naturale delle cose. Cosa può fare di più l’Europa? Deve fare una cosa semplice e allo stesso tempo difficile. Sopravvivere al mondo globale, perché siamo solamente il 5% della popolazione mondiale. Se vogliamo sopravvivere, dobbiamo essere più uniti“.

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