Ucraina, l’allarme di un ministro sulla centrale di Zaporizhzhia: “Rischio nuova Fukushima”

La centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa, è tornata al centro della scena nelle ultime ore. Ruslan Strilets, il ministro della Protezione ambientale e delle Risorse naturali dell’Ucraina, ha spiegato che in seguito al calo dell’acqua dal bacino idrico di Kakhovka, “esiste il rischio di un guasto dei sistemi di raffreddamento dell’impianto”. Se ciò avvenisse, potrebbe verificarsi uno scenario simile a quello che ha interessato Fukushima nel 2011. La Comunità europea dell’energia atomica (Euratom) e 49 Paesi hanno chiesto a Mosca di lasciare l’impianto in un appello congiunto all’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea).

La centrale nucleare di Zaporizhzhia è occupata dalla Russia dallo scorso marzo e nel corso del conflitto ha fatto più volte parlare di sé (a volte con toni esageratamente allarmistici).

Nel corso della Conferenza delle Nazioni Unite sull’Acqua, Strilets ha comunicato che quasi cinque milioni di ucraini non hanno accesso all’acqua potabile a causa della guerra. Secondo il ministro, circa il 70% della popolazione ucraina rischia di rimanere senz’acqua perché le infrastrutture idriche del Paese sono state danneggiate o distrutte dai continui attacchi della Russia.

La città di Bakhmut dopo i bombardamenti
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Ucraina, l’assedio di Bakhmut entra in una fase di stallo

Nel frattempo, come riferito dal ministero della Difesa britannico, l’assedio di Bakhmut da parte delle forze russe è entrato in una situazione di stallo, soprattutto a causa dell’estremo logoramento dei militari di Mosca. L’intelligence inglese ha aggiunto che “anche l’Ucraina ha dovuto far fronte a un pesante bilancio di vittime nella sua difesa della città”.

Inoltre, lo Stato maggiore delle Forze amate ucraine ha riferito che nelle ultime 24 ore l’esercito di Kiev ha colpito 17 aree in cui si trovavano truppe russe, ha abbattuto sei droni russi e un elicottero Mi-24 e ha distrutto un’unità di fanteria.

Joe Biden
Joe Biden (Foto di pubblico dominio)

Biden: “Non sottovaluto né la Cina né la Russia”

A margine della visita di Xi Jinping a Mosca e del suo incontro con Vladimir Putin, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha risposto a delle domande sul rapporto tra Russia e Cina. “Non sottovalutiamo né la Cina né la Russia, ma penso che abbiamo abbondantemente sopravvalutato” la loro alleanza. “Sono tre mesi che parliamo” del possibile contribuito di Pechino alla guerra condotta dalla Russia in Ucraina, ma i cinesi “non hanno ancora fornito” armi a Mosca, ha aggiunto Biden nel corso di una conferenza congiunta con il premier canadese Justin Trudeau a Ottawa. “Non significa che non lo faranno. Ma non l’hanno ancora fatto. E se dovesse succedere qualcosa, l’Occidente è pronto a fare molto di più”, ha concluso il presidente degli Stati Uniti.

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