Ucraina, avanti negoziati Kiev-Mosca. Dagli Usa: “Cina pronta a fornire armi alla Russia”

Ancora morti e feriti a in Ucraina. Nelle prime ore della mattina un palazzo di nove piani di Kiev è stato colpito dai bombardamenti russi. Come riferito dal Kyiv Independent, l’edificio si trovava nel distretto di Oblon, nella zona nord-ovest della capitale. Durante le operazioni di soccorso sono state trovate due persone morte e tre feriti, che sono stati portati in ospedale. Altre 15 persone sono state salvate dall’incendio e 63 sono state evacuate mentre le fiamme venivano spente.

Guerra Ucraina, giorno 19: la cronaca dal fronte

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Altre bombe sono cadute sull’impianto di produzione degli aerei Antonov, situato a Sviatoshyn Airfield, a circa dieci chilometri dal centro della capitale ucraina.

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Sempre a Kiev, una persona è rimasta uccisa e altre sei ferite dopo che i rottami di un missile russo si sono abbattuti su una strada residenziale della capitale. Lo riferisce il sindaco Vitaliy Klychko. I rottami del missile hanno distrutto un autobus e mandato in fiamme un edificio residenziale nel quartiere storico di Kurenivka dopo essere stato intercettato dalla difesa aerea ucraina. L’autobus, che non aveva a bordo passeggeri, è stato completamente distrutto. Le foto diffuse da un consigliere del Ministero degli Interno, Anton Gerashchenko, mostrano i resti dell’autobus sparsi sulla strada e il fumo che sale dall’edificio danneggiato. In cielo si vedono le tracce dei missili anti-aereo.

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A Kharkiv i bombardamenti russi hanno distrutto un edificio residenziale di quattro piani. Le unità del Servizio di emergenza ucraino stanno conducendo operazioni di ricerca e soccorso.

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Nella notte tra il 13 e il 14 marzo, i Vigili del fuoco hanno spento gli incendi, tirato fuori dalle macerie persone e corpi dei morti a Ochtyrka, un’altra città colpita dai bombardamenti dei russi. Distrutto anche un gasdotto. Il numero dei decessi non è stato ancora comunicato ufficialmente.

Nel frattempo, le autorità della capitale ucraina hanno dichiarato di aver accumulato generi alimentari essenziali per un minimo di due settimane. Il governo russo ha dichiarato che l’esercito non esclude la possibilità di prendere il “controllo totale” delle grandi città ucraine. Dmitrij Peskov, il portavoce del Cremlino, ha preferito non annunciare un’ipotetica data per la fine della “operazione speciale” in Ucraina.

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La situazione a Mariupol e Irpin

Anche durante la notte l’esercito russo ha attaccato svariati bersagli. L’artiglieria è stata attiva in almeno 19 delle 24 province dell’Ucraina. A Mariupol, dove le forze russe hanno intensificato l’assedio, la situazione è sempre più grave. Dall’inizio del conflitto a oggi, si contano già 2.500 vittime. Padre Pavel Komashevsky, un prete, ha spiegato che nelle zone residenziali gli abitanti sono bombardati senza sosta giorno e notte. L’elettricità è ormai assente e il cibo e l’acqua sono sempre più stanchi. In questa situazione disperata, i cittadini hanno iniziato a saccheggiare i negozi. Padre Pavel aveva provato a lasciarsi alle spalle Mariupol qualche giorno fa, ma non è riuscito a evacuare tramite un corridoio umanitario a causa dei continui bombardamenti russi.

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A Irpin, invece, il sindaco Alexander Markushin ha annunciato che ai giornalisti non sarà più consentito l’accesso alla città per ragioni di sicurezza dopo la morte del reporter americano Brent Renaud. In un video su Facebook ha spiegato la sua decisione: “Lo facciamo per tutelare la vita dei nostri soldati, le fotografie mostrano la loro posizione al nemico. Perdonateci“.

Usa: “Cina disponibile a fornire armi alla Russia”

Alle 10.30, ora di Kiev, (le 9.30 in Italia) è iniziato il quarto round di negoziati tra la delegazione russa e quella ucraina, che stavolta si sono svolti in videoconferenza. I colloqui riprenderanno domani, 15 marzo, dopo una “pausa tecnica“. A Roma, intanto, si è tenuto un vertice tra il consigliere alla sicurezza americano Jack Sullivan e Yang Jiechi, il capo della diplomazia del Partito comunista cinese.

L’incontro, il primo tra i due dallo scorso ottobre, arriva mentre continuano a emergere indiscrezioni sulla richiesta della Russia di assistenza militare ed economica alla Cina. Indiscrezione confermata dal Financial Times. Il quotidiano economico britannico, citando fonti del Dipartimento di Stato americano, riporta infatti la notizia secondo cui gli Usa hanno detto agli alleati che Pechino avrebbe segnalato la sua disponibilità a fornire armi alla Russia.

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Russia-Ucraina, proseguono i negoziati

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Poco prima dell’inizio dei negoziati, Mikhailo Podolyak, il principale negoziatore di Kiev, ha rilasciato alcune dichiarazioni. “Il quarto round di negoziati con la delegazione russa inizierà tra pochi minuti. Cercheremo di trasmettergli che il 19esimo giorno della guerra è il 19esimo giorno della grande impresa del Paese. Le nostre posizioni rimangono invariate: pace, cessate il fuoco immediato, ritiro di tutte le truppe russe, e solo dopo potremo parlare di relazioni di vicinato e di alcuni accordi politici“.

Durante un intervento a Radio 4’s Today, Ihor Zhovkva, il vice capo dell’ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha detto di ritenere che la posizione di Mosca sia più costruttiva di quanto non fosse in precedenza. “Invece di darci un ultimatum o linee rosse o chiedere all’Ucraina di capitolare, ora sembrano avviare negoziati costruttivi“.

Su Twitter, il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba si è appellato al resto del mondo e in particolare “a coloro che all’estero hanno paura di essere trascinati nella terza guerra mondiale. L’Ucraina combatte con successo. Abbiamo bisogno di voi per aiutarci a combattere. Forniteci tutte le armi necessarie. Applicate più sanzioni alla Russia e isolatela completamente. Aiutate l’Ucraina a costringere Putin al fallimento e scongiurerete una guerra più grande“.

Zelensky: “Colloqui difficili, ma vanno avanti”

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Parlando del quarto round di negoziati, Zelensky in un video ha dichiarato: “I colloqui difficili continuano. Tutti stanno aspettando notizie. Questa sera riferiremo il risultato. La soppressione della nostra economia è una strategia di guerra che dobbiamo combattere, dobbiamo riaprire piccole e medie imprese“.

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Ieri il presidente ucraino era tornato ad esortare la popolazione a resistere in uno dei suoi video serali. Per poi mettere in guardia la Nato, avvisandola che senza una no-fly zone è “solo questione di tempo” prima che un missile russo cada nel territorio dell’Alleanza. Mercoledì Zelensky parlerà al Congresso degli Stati Uniti.

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Chernobyl è di nuovo senza elettricità

Le autorità locali hanno reso noto che la centrale nucleare di Chernobyl è tagliata di nuovo fuori dalla rete elettrica. Ukrengo, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale ucraina, ha dichiarato che le forze russe hanno nuovamente danneggiato la linea che alimenta l’impianto dopo le riparazioni. La linea ad alta tensione che alimenta la centrale e la città di Slavutych era tornata in funzione ieri.

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