Ucraina, è entrata in vigore la tregua per il Natale ortodosso

A mezzogiorno, ora di Mosca, è entrato in vigore il cessate il fuoco per le operazioni militari in Ucraina, concesso dalla Russia per le celebrazioni del Natale ortodosso. Resterà in vigore fino alla mezzanotte di domani, sabato 7 gennaio, corrispondente alle 22 italiane. Ned Price, il portavoce del dipartimento di Stato degli Usa, ha ravvisato in questa tregua un tentativo di Putin di “guadagnare una boccata di ossigeno” e l’ha definita “cinica”. “Temiamo che i russi abbiano intenzione di sfruttare ogni pausa temporanea nei combattimenti per riposarsi, riprendersi, riorganizzarsi e, alla fine, ri-attaccare”.

L’Ucraina avrebbe respinto la tregua

Secondo quanto riferito da Dmitry Medvedev, il vice presidente del Consiglio di sicurezza russo, l’Ucraina avrebbe respinto “la mano della misericordia Cristiana”, rifiutando di aderire al cessate il fuoco ordinato da Vladimir Putin e aggiungendo che “i maiali non hanno fede e nessun senso di gratitudine innato e capiscono solo la forza bruta”. Questo rifiuto, tuttavia, creerà “meno problemi” alla Russia. “Una mano di misericordia cristiana è stata tesa agli ucraini per la grande festa del Natale. I leader ucraini l’hanno rifiutata. I nostri militari impegnati nell’operazione hanno tirato un sospiro di sollievo quando ne sono venuti a conoscenza. Ci saranno meno problemi” ha scritto Medvedev sul suo canale Telegram.

Zelensky: “La tregua serve solo a preparare nuovi attacchi russi”

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Proprio come Price, anche Volodymyr Zelensky, il leader dell’Ucraina, ha criticato aspramente la tregua proposta dalla Russia. “Le autorità russe vogliono usare il Natale (ortodosso, ndr) come copertura per fermare l’avanzata dei nostri ragazzi nel Donbass, anche solo per un po’, e portare attrezzature, munizioni, uomini e mobilitarsi più vicino alle nostre posizioni. Questo porterà solo un altro aumento del numero dei morti facendo crescere il bilancio delle vittime. Tutti nel mondo sanno come il Cremlino usa le pause della guerra e la tregua in guerra per continuare il conflitto stesso con rinnovato vigore“, ha aggiunto, assicurando che la “guerra finirà quando i soldati” russi “se ne andranno o li cacceremo“.

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