Sparatoria in Texas, uccisi 19 bambini e due adulti in una scuola

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Il Texas è ancora sotto shock per la tragica sparatoria avvenuta all’interno della Robb Elementary di Uvalde, dove uno studente della Uvalde High School ha ucciso 19 bambini e due insegnanti. Salvador Ramos, questo il suo nome, ha compiuto la strage utilizzando due fucili semiautomatici acquistati poco dopo aver compiuto 18 anni (appena quattro giorni fa) e di cui si era “vantato” sui social media. Dopo il bagno di sangue, Ramos è stato ucciso durante uno scontro a fuoco con gli agenti. Prima di recarsi nella scuola elementare,  situata a circa 130 chilometri a ovest di San Antonio, lo studente aveva sparato alla nonna sessantaseienne, ora ricoverata in gravi condizioni.

Sparatoria a scuola in Texas, Steve Kerr: “Siamo ostaggi di 50 senatori a Washington”

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La strage di bambini nella scuola di Uvalde ha provocato una reazione indignata anche tra tanti protagonisti dello sport Usa, tra i quali anche il coach dei Golden State Warriors, Steve Kerr, che prima della partita della finale playoff della Western Conference di Nba si è rifiutato di parlare di basket e, visibilmente commosso, ha invece puntato il dito contro chi a Washington si rifiuta di votare leggi più severe sul controllo delle armi. “Oggi qualsiasi domanda sul basket non ha importanza – ha esordito -. Quando faremo qualcosa? Sono stanco di fare le condoglianze alle famiglie devastate che sono là fuori“. Kerr ha riservato le critiche più dure ai membri del Senato Usa che si sono rifiutati di votare una legge per controlli più severi dei precedenti per i possessori di armi: “Siamo tenuti in ostaggio da 50 senatori a Washington“.

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