Shinzo Abe, il premier più giovane che ha abdicato per lo stress

Shinzo Abe si dimetterà a causa di un peggioramento delle sue condizioni di salute. Ad annunciarlo, nel corso di una conferenza stampa, è stato il primo ministro giapponese in persona. “Il mio attuale stato di salute non mi consente di concentrarmi sulle questioni più importanti che riguardano il governo, ed è il motivo per cui intendo farmi da parte”, ha dichiarato. Abe soffre di rettocolite ulcerosa, una malattia infiammatoria cronica che lo aveva già costretto alle dimissioni 2007. Nel corso delle ultime settimane era stato ricoverato due volte in ospedale e le voci sull’aggravarsi delle sue condizioni si erano fatte sempre più insistenti, rendendo impossibile ai funzionari del partito liberaldemocratico al governo (LDP) arginarle. Le condizioni di salute di Abe potrebbero essere peggiorate anche a causa dello stress derivante dalla gestione dell’emergenza coronavirus e dai suoi 2799 giorni consecutivi al potere, record assoluto per un primo ministro giapponese.

Le condizioni di salute

Durante le ultime interviste, Abe aveva minimizzato le proprie visite all’ospedale universitario di Keio, spiegando ai giornalisti di volersi solamente prendere cura della propria salute. Il premier non aveva mai confermato l’esistenza di un collegamento tra i suoi recenti ricoveri e la rettocolite ulcerosa. Anche Yoshihide Suga, il portavoce capo del governo, aveva cercato di rassicurare i media, dicendo di aver incontrato Abe due volte al giorno e di averlo trovato in salute. Akira Amari, un alto funzionario del partito, aveva ipotizzato che i recenti ricoveri in ospedale del premier fossero dovuti allo stress.

La carriera politica di Shinzo Abe

Eletto per la prima volta a 5 2 anni, Abe è stato il più giovane primo ministro giapponese dai tempi di Fumimaro Konoe. Il suo primo mandato è stato di breve durata, anche a causa delle sue condizioni di salute. Nel 2012 è stato rieletto ed è rimasto al potere fino a oggi, superando il record di longevità del suo prozio Eisaku Sato. Quest’ultimo guidò il Paese dal novembre del 1964 al luglio del 1972. In seguito alle dimissioni di Abe, dovrebbe essere il ministro delle Finanze Taro Aso ad assumere la carica di primo ministro a interim.

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