Guerra in Ucraina, truppe russe a Kiev: ora l’obiettivo è Zelensky

[scJWP IdVideo=”J4SVU3LE-Waf8YzTy”]

Le truppe della Russia sono entrate venerdì mattina a Kiev, e la guerra è a tutti gli effetti in corso in città. Gli sforzi dei soldati ucraini non sono bastati per impedire l’ingresso del nemico della capitale. A riferirlo è stato il presidente Volodymyr Zelensky, che ha menzionato delle forze di sabotaggio russe presenti nella città. “Secondo le nostre informazioni, il nemico mi ha contrassegnato come obiettivo numero uno e la mia famiglia come obiettivo numero due. Vogliono distruggere politicamente l’Ucraina distruggendo il capo di Stato“.

Questa conferma segue di alcune ore i combattimenti che hanno avuto luogo a Nord di Kiev. Il timore dell’intelligence Usa è che la capitale dell’Ucraina possa cadere a giorni. “Questa potrebbe essere l’ultima volta che mi vedete vivo“, ha affermato Zelensky.

Ucraina, attacco missilistico su Kiev

Poco prima delle 7 ora locale (le 6 in Italia) nella capitale dell’Ucraina e a Leopoli, nell’Ovest del Paese, sono suonate le sirene degli allarmi antiaereo. Come riferito da Anton Gerashchenko, il ministro degli Affari Interni ucraino, le due città sono state colpite “con missili cruise o balistici“. La Cnn ha riferito che a Kiev si sono verificate due forti esplosioni nel centro e una terza a distanza. Il sindaco Vitalij Klyčko ha dichiarato che almeno tre persone sono rimaste ferite nell’attacco, una delle quali è in gravi condizioni.

Su Twitter, Dmytro Kuleba, il ministro degli Esteri ucraino, ha scritto che Kiev non veniva colpita da un attacco missilistico dal 1941, quando venne “attaccata dalla Germania nazista. L’Ucraina sconfisse il male e lo sconfiggeremo anche questa volta. Dobbiamo fermare Putin, isolare la Russia e tagliare tutti i rapporti“.

Questa mattina alcune truppe russe hanno preso il controllo di due veicoli delle forze armate dell’Ucraina e, dopo aver indossato delle uniformi ucraine, hanno iniziato a muoversi verso il centro di Kiev, seguite da una colonna di mezzi militari russi. Lo riferisce The Kyiv Independent, citando le parole di Oleksiy Reznikov, il ministro della Difesa ucraino.

La controffensiva ucraina

[scJWP IdVideo=”cT9XOQuC-Waf8YzTy”]

Le forze armate ucraine hanno abbattuto un aereo russo che sorvolava Kiev. Il velivolo è precipitato nella capitale, causando un incendio in un edificio residenziale di nove piani. Inoltre, come reso noto da Reznikov, i militari ucraini hanno fatto esplodere un ponte sul fiume Teteriv, situato a una cinquantina di chilometri da Kiev, per bloccare l’avanzata delle forze russe verso la capitale.

Secondo Gerashchenko “il giorno più difficile sarà oggi. Il piano del nemico è di sfondare con i carri armati da Ivankiv e Chernihiv fino a Kiev“. Dopo le sue parole la capitale ucraina si è organizzata. Il sindaco Vitalij Klyčko ha consegnato 18mila fucili ai volontari che combatteranno per la resistenza.

Ucraina, Zelensky: “Tanta solidarietà ma nessuno disposto a combattere per noi”

[scJWP IdVideo=”YyTI7yWy-Waf8YzTy”]

Molto dolorose le parole di Zelensky. Il presidente dell’Ucraina ha dichiarato che nel primo giorno di combattimenti hanno perso la vita 137 concittadini. Ha poi ringraziato chi sta aiutando a salvare le persone. “Il nemico non colpisce solo obiettivi militari, ma anche i civili. Ho sentito tante parole, ma siamo soli a difendere la nostra nazione. Chi è pronto a combattere con noi? Non vedo nessuno“.

Zelensky ha messo nel mirino anche il presidente del Consiglio italiano, Mario Draghi. Quest’ultimo aveva riferito a Montecitorio di non averlo potuto raggiungere telefonicamente quando previsto. “Adatterò l’agenda di guerra a lui“, ha polemizzato su Twitter il presidente dell’Ucraina.

Michel: “Pensavamo che la guerra fosse impossibile in Europa”

[scJWP IdVideo=”OleFcEIB-Waf8YzTy”]

Ci siamo risvegliati in un mondo diverso, nel quale l’ordine basato su regole è aggredito in modo doloroso. È stata l’occasione per noi di riaffermare la condanna ferma di questa guerra lanciata abusando e utilizzando falsi pretesti e cattive scuse” ha dichiarato Charles Michel, il presidente del Consiglio europeo, nel corso di una conferenza stampa.

[scJWP IdVideo=”snWp2uvb-Waf8YzTy”]

Michel ha poi sottolineato “l’importanza di mobilitare un sostegno al fronte orientale in stretto collegamento con la Nato. Vogliamo mettere in moto gli aiuti umanitari necessari, per accogliere in modo dignitoso i rifugiati“.

[scJWP IdVideo=”x1tzPBuf-Waf8YzTy”]

Per il presidente del Consiglio europeo “è importante mobilitare la comunità internazionale che crede in un ordine basato su delle regole, nel diritto internazionale, alla carta dei diritti dell’uomo per garantire stabilità e sicurezza nel rispetto di tutti“.

Ucraina, von der Leyen: “Ue unita a condannare attacchi atroci”

[scJWP IdVideo=”EG0GnQ38-Waf8YzTy”]

Le bombe cadono su innocenti che temono per la loro vita e molti muoiono e tutto questo avviene nel 2022 al centro dell’Europa. È un’invasione vera e propria e rimette in questione il nostro ordine basato sulla pace“, ha comunicato alla stampa la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.

[scJWP IdVideo=”asi7snp1-Waf8YzTy”]

Abbiamo approvato un pacchetto massiccio di sanzioni che avranno un impatto sull’economia russa, sull’élite politica che consta di cinque assi: settore finanziario, energetico, trasporti, export, finanziamenti, visti“, ha aggiunto.

Macron: “Russia vuole distruggere tutti i principi del diritto internazionale”

[scJWP IdVideo=”D10Tyj8g-Waf8YzTy”]

La scelta del presidente Putin è quella di riportarci a delle logiche di confronto-azione e di impero”, ha dichiarato il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron.

Cina contraria ad altre sanzioni contro la Russia

Mentre l’Unione europea e gli Stati Uniti si stanno preparando a sanzionare la Russia, la Cina si è detta contraria a una simile manovra. Wang Wenbin, il ministro degli Esteri cinese, ha dichiarato che il suo Paese “si oppone a qualsiasi sanzione illegale che leda i diritti e gli interessi legittimi della Russia“. Il ministro ha fatto notare che gli Stati Uniti hanno imposto più di 100 sanzioni alla Russia dal 2011, che sono risultate “inefficaci per risolvere i problemi“.

Impostazioni privacy