Expo Dubai 2020, Ucraina: “Restiamo qui per spiegare le verità di questa guerra”

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Migliaia di bigliettini ricoprono le pareti e le scale del padiglione ucraino a Expo Dubai 2020. Una coloratissima testimonianza di solidarietà da parte dei visitatori di tutto il mondo verso una nazione, l’Ucraina, che sta vivendo il momento più duro della sua storia. “Non so bene cosa poter dire – commenta Ivan Sydorenko, direttore del padiglione -. La mia casa è stata bombardata, le città del mio Paese sono sotto missili e bombe, i miei conoscenti e amici sono in pericolo. È davvero una situazione assurda. Abbiamo pensato di restare qui, però, per raccontare ai visitatori la verità. La delegazione del padiglione russo? Non ho avuto contatti con loro nemmeno nei mesi precedenti alla guerra”.

“La mia famiglia è in Ucraina e i contatti sono complicati – racconta Kateryna Moroz, direttrice degli eventi -. Tutti noi avremmo voluto scappare subito in Ucraina, ma ovviamente non è possibile. Tutta questa solidarietà non ce la aspettavamo e ci fa senza dubbio piacere. Protestare davanti al padiglione russo? No, vogliamo restare pacifici. Piuttosto abbiamo avuto diversi visitatori russi che sono venuti a esprimerci la loro vicinanza”.

Expo Dubai 2020, Zingaretti al padiglione Ucraina: “Condanna e solidarietà”

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Ieri ha visitato il padiglione dell’Ucraina a Expo Dubai 2020 anche il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. A margine della sua visita ha dichiarato: “Siamo venuti qui per portare la nostra solidarietà al popolo ucraino e condannare l’aggressione della Russia. Come regione ci siamo già mossi: due giorni fa è partito il primo convoglio, collaboriamo con InterSOS per un campo profughi in Polonia e oggi si è radunata la prima riunione dell’unità di crisi regionale, insieme al sindaco di Roma, per prepararci ad accogliere i profughi. Inoltre, ci stiamo attrezzando per ricevere nei nostri ospedali tutti coloro che avranno bisogno di supporto medico”.

“È il nostro concetto di solidarietà e al tempo stesso di condanna verso questa aggressione. La Protezione civile ha già individuato circa 10mila disponibilità per accogliere gli ucraini e molto ancora faremo attraverso le strutture ricettive – ha aggiunto –. Nel frattempo, abbiamo voluto manifestare la nostra vicinanza al popolo ucraino visitando il padiglione e scambiando con loro le nostre bandiere: quella ucraina verrà esposta all’ingresso della Regione Lazio fino a quando questa aggressione militare non verrà interrotta”.

“Due anni fa esatti fui colpito dal Covid, ora punto su Roma 2030”

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“Oggi (ieri, ndr) è una giornata particolare, che mi trova molto motivato: esattamente due anni fa, infatti, mi veniva riscontrato il Covid. Mi emoziona molto, dunque, essere qui oggi davanti alla stampa di tutto il mondo e partecipare a questo evento che guarda al futuro. E proprio di futuro parla la candidatura di Roma all’edizione del 2030: sono convinto sia un’opzione davvero valida che miscela la grande tradizione che abbiamo a concetti di sviluppo e innovazione che fanno ormai parte della nostra Capitale, ha concluso Zingaretti.

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