Cina pro Russia nel conflitto in Ucraina? | La chiara risposta agli Usa

Gli Usa hanno chiamato la Cina a prendere una posizione chiara e inequivocabile in riferimento alla guerra tra Russia e Ucraina, e una risposta da Pechino è arrivata. A pronunciarla il ministro degli Affari Esteri, Wang Yi, che di fatto ha citato le parole di Joe Biden. “Siamo dalla parte giusta della storia. E il tempo lo dimostrerà“, ha affermato.

Il colloquio della speranza tra Biden e Xi Jinping

La videoconferenza tra il presidente degli Stati Uniti Biden e l’omologo cinese Xi Jinping è stato uno dei crocevia più importanti della settimana. Si tratta del primo dialogo tra i due da quando ha avuto inizio l’invasione dell’Ucraina. Le indiscrezioni della vigilia affermavano che l’inquilino della Casa Bianca puntasse a chiedere al presidente della Cina di usare la propria influenza con Putin per convincerlo a mettere fine a “questa orribile guerra“. Successivamente era arrivato il fatidico riferimento alla “parte giusta della storia“.

Ebbene, le parole di Xi Jinping hanno riacceso un barlume di speranza. “Un conflitto non è nell’interesse di nessuno“, ha affermato infatti il presidente cinese. La crisi in Ucraina “è qualcosa che non vogliamo vedere. Gli eventi mostrano ancora una volta che le relazioni tra Stati non possono arrivare alla fase dello scontro, perché il conflitto e il confronto non sono nell’interesse di nessuno“, ha aggiunto.

La Cina non ci sta: messaggio chiarissimo a Usa ed Europa

A distanza di due giorni, però, la Cina ha deciso di tornare a dire ufficialmente la sua a proposito dell’invasione della Russia in Ucraina e soprattutto del suo ruolo nella vicenda. “Continueremo a formulare giudizi indipendenti nel merito, con approccio obiettivo e equo. Mai accetteremo coercizioni e pressioni esterne. In più respingiamo qualsiasi accusa e sospetto, perché sono infondati“, ha tuonato Wang Yi come conferma la ‘CNN’.

La Cina, sin dallo scoppio della guerra in Ucraina, non ha mai condannato apertamente la Russia. Al contempo, però, mai le ha offerto un sostegno esplicito. “La soluzione a lungo termine è lasciarsi alle spalle i retaggi della Guerra Fredda. Bisogna evitare scontri collettivi e impegnarsi a costruire in Europa una sicurezza regionale all’insegna di equilibrio, efficacia e sostenibilità“, ha aggiunto il ministro Wang Yi.

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