La Banca centrale europea aumenta il piano pandemico di 500 miliardi

La Banca centrale europea ha annunciato l’aumento del programma di acquisto di titoli per l’emergenza pandemica. Il ‘Pepp’ è stato infatti incrementato di 500 miliardi di euro, 80 dei quali destinati ai titoli italiani. Il totale degli acquisti programmati sale così a 1.850 miliardi. Gli acquisti inoltre dureranno almeno fino a marzo 2022: sei mesi in più rispetto a quanto programmato sinora. La decisione era attesa dai mercati che nei giorni scorsi si sono “posizionati”, provocando una discesa dei rendimenti dei titoli di stato in tutta l’area euro.

I rendimenti dei Btp italiani sono ormai in negativo per scadenze fino a 5 anni, prossime allo zero sui 7 anni e positivi dello 0,4% sui decennali. La durata più rappresentativa. I bond italiani rimangono comunque quelli che rendono di più, insieme a quelli greci, nell’aera euro. Due giorni fa anche il Portogallo ha visto i suoi titoli decennali scendere in territorio negativo.

La Banca centrale europea annuncia anche altre tre operazioni Tltro

La Banca centrale europea ha lasciato i tassi d’interesse invariati: il tasso principale rimane a zero, il tasso sui depositi a -0,50% e il tasso sui prestiti marginali a 0,25%. Ha inoltre annunciato che verranno condotte altre tre operazioni Tltro. In sostanza la possibilità che soldi erogati alle banche con un pagamento di interessi a favore di chi li prende in prestito con l’impegno, almeno in teoria, vengano usati per erogare crediti all’economia reale.

Le tre operazioni aggiuntive della Bce saranno condotte fra giugno e dicembre 2021. I termini più favorevoli alle aste Tltro attuali saranno estesi fino a giugno 2022. Inoltre il consiglio della Bce “ha deciso di incrementare l’ammontare totale che le controparti potranno ottenere in prestiti dalla Banca centrale europea. Portandolo dal 50 al 55% del rispettivo stock di prestiti all’economia reale.

L’euro si rafforza ulteriormente sul dollaro superando quota 1,21, nell’ambito di una tendenza che dura, salvo brevi intervalli, dallo scorso maggio. Sostanzialmente da quando hanno iniziato a delinearsi le strategie europee contro la crisi economica.

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