Whirlpool e non solo: le proteste degli operai tra Napoli e Pistoia

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Ennesima manifestazione di protesta degli operai della Whirlpool di Napoli che, da stamattina, stanno bloccando lo scalo merci del porto di Napoli. Non ci muoviamo da qui finché non abbiamo una data per la convocazione del tavolo con il governo”, ha dichiarato Donato Aiello, uno degli operai.

Lo scorso 26 luglio, a Napoli, un centinaio di operai della Whirlpool avevano bloccato il molo Beverello per protestare contro i licenziamenti. “Andremo avanti fin quando non sarà ritirata la procedura di licenziamento e il governo costringerà la Whirlpool a sedersi al tavolo“, aveva dichiarato Italia Orofino, una delle operaie della Whirlpool di via Argine. “Andremo avanti a combattere contro questa ingiustizia. Si sta chiudendo un’azienda che non è in crisi e che può ancora fare profitto. C’è un accordo e Whilpool deve rispettarlo“, aggiunse. Tutti i presenti avevano fatto sentire la propria voce, con slogan e striscioni inequivocabili.

Non solo la Whirlpool di Napoli Napoli: a Pistoia gli operai, senza stipendio da 3 mesi, occupano il cantiere

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“Non scendiamo dai ponteggi finché non vediamo lo stipendio, stanotte dormiamo qui”. Così annunciano di voler rimanere tutta la prossima notte nel cantiere 10 operai edili di Pistoia che non ricevono lo stipendio da tre mesi. La loro protesta è iniziata giovedì mattina con l’occupazione dell’area. Sono dipendenti di una ditta a cui è stato affidato un subappalto nella realizzazione di un palazzo di 30 appartamenti da destinare a social housing ma l’azienda a sua volta non avrebbe ricevuto pagamenti dall’appaltatore. Comunque stiano le cose, non ci sono i soldi per le loro paghe degli ultimi tre mesi.

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