Spostamenti tra regioni: il divieto viene prorogato fino al 25 febbraio

Il rebus della proroga del divieto degli spostamenti tra regioni gialle anti è stato risolto. L’ultimo Consiglio dei Ministri del governo Conte 2 ha deciso così: “Dal 16 al 25 febbraio sull’intero territorio nazionale è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione”.re

Si tratta quindi una proroga di 10 giorni: sarà poi il nuovo governo presieduto da Draghi a decidere se mantenere il divieto o toglierlo. Decisivi saranno come sempre i dati del monitoraggio dell’Iss. Che si andasse nella direzione di una proroga del divieto degli spostamenti tra regioni era ormai certo da giorni: gli scienziati avevano espresso la preoccupazione che la riapertura dei confini regionali portasse ad un’impennata della curva del contagio. E la stessa preoccupazione è stata espressa ieri dai presidenti delle Regioni che avevano inviato al ministro uscente Boccia e al presidente del Consiglio incaricato la richiesta di prorogare il divieto.

Spostamento tra regioni: toccherà al governo Draghi lavorare sul nuovo dpcm

Per il 5 marzo, giorno in cui scadrà anche il dpcm 16 gennaio, sarà presa anche la decisione sulle eventuali riaperture ad esempio di palestre, piscine, cinema e teatri. Oltre al tema della possibile apertura serale dei ristoranti in zona gialla e a pranzo in zona arancione. Con la proroga del divieto sarà comunque possibile da lunedì 15 febbraio andare a sciare (prevista la riapertura degli impianti) ma lo si potrà fare solo nell’ambito della propria regione. Fino al 25 febbraio non sarà infatti possibile andare in una diversa regione per turismo. Gli impianti resteranno chiusi in Trentino, dove la riapertura era prevista per il 17 febbraio. Il passaggio in zona arancione ne comporta automaticamente l’ulteriore stop. Restano in vigore le deroghe sulle seconde case.

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