Silvio Berlusconi è morto a 86 anni. Inizia il lungo addio al leader di Forza Italia

Silvio Berlusconi, presidente di Forza Italia ed ex premier, è morto oggi, lunedì 12 giugno, a 86 anni a causa di una forma di leucemia. Ha trascorso i suoi ultimi giorni presso l’ospedale San Raffaele di Milano, dov’è stato ricoverato il 9 giugno 2023. Solo tre settimane prima era stato dimesso dallo stesso nosocomio al termine di un lungo periodo in terapia intensiva (45 giorni). Nonostante le condizioni di salute sempre più precarie, fino all’ultimo ha svolto un ruolo importante nella vita politica della Penisola, tornando anche ad apparire in video durante la Convention di Forza Italia, il partito del quale ha ricoperto l’incarico di presidente per decenni.

Berlusconi
Berlusconi – Foto | Ansa

La lunga carriera politica di Silvio Berlusconi

Prima di entrare nel modo della politica italiana, del quale è stato uno dei protagonisti più riconoscibili degli ultimi trent’anni, Berlusconi era già noto come uno degli imprenditori più influenti di tutta l’Italia. Tra le sue creazioni più famose c’è senz’altro la holding Fininvest, che dal 1975 controlla tutte le società milanesi del Cavaliere e detiene partecipazioni in vari settori, dalla televisione (Mediaset) alle banche (Gruppo Mediolanum), senza dimenticare l’editoria (Arnoldo Mondadori Editore), il teatro (Teatro Manzoni) e lo sport (Associazione Calcio Monza).

Il debutto di Berlusconi nel mondo della politica risale al 26 gennaio 1994 ed è legato a doppio filo al celebre discorso della “discesa in campo”, uno degli esempi più significativi del suo stile comunicativo, che si è sempre tenuto distante dal “politichese” per arrivare al maggior numero possibile di persone, anche tramite l’uso massiccio del medium televisivo. La sua narrazione, basata sui richiami alle radici cattoliche dell’Italia, sul desiderio di impegnarsi in prima persona per migliorare le sorti del Paese e sulle immancabili critiche alla sinistra, si è rivelata più volte efficace, permettendogli di ottenere la fiducia di buona parte del Paese e ricoprire quattro volte l’incarico di presidente del Consiglio (dal 1994 al 1995, dal 2001 al 2005, dal 2005 al 2006 e dal 2008 al 2011).

Negli ultimi anni della sua vita ha continuato a guidare Forza Italia, grazie anche al supporto del coordinatore nazionale Antonio Tajani, mantenendo il partito rilevante nel centrodestra e essenziale per la vittoria assieme alla Lega di Matteo Salvini e a Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni alle ultime elezioni politiche, svolte il 25 settembre 2022.

Le controversie e i problemi giudiziari

Oltre ai successi nell’ambito imprenditoriale e in quello politico, Berlusconi è più volte salito agli onori della cronaca a causa di varie controversie e problemi giudiziari che si è trascinato dietro per buona parte della sua vita. In passato ha destato particolare scalpore la sua iscrizione alla Propaganda 2 (P2), testimoniata da alcuni documenti emersi nel corso degli anni, una loggia massonica guidata da Licio Gelli che aveva l’obiettivo di sovvertire l’assetto socio-politico-istituzionale italiano, tramite il controllo dei media e le cospirazioni politiche. La loggia è stata coinvolta anche in crimini come la strage dell’Italicus, la strage di Bologna e l’omicidio di Roberto Calvi.

L'ex premier Berlusconi
L’ex premier Berlusconi – Foto | Ansa

Nel corso degli anni, Berlusconi ha negato il proprio coinvolgimento nella P2. “Io non ho mai fatto parte della P2”, ha dichiarato nel corso di un’intervista ad Iceberg, un programma di Telelombardia. “E comunque, stando alle sentenze dei tribunali della Repubblica, essere piduista non è un titolo di demerito”. Ha anche definito la P2 uno scoop che ha fatto la fortuna di giornali come La Repubblica e L’Espresso. “È stata una strumentalizzazione che purtroppo a distrutto molti protagonisti della vita politica, culturale e giornalistica del nostro Paese”.

In seguito al suo ingresso in politica, Berlusconi è stato più volte accusato di conflitto di interessi per quanto riguarda il controllo esercitato su una delle principali emittenti italiane (Mediaset). Si stima che nel 2001 l’allora Premier detenesse il controllo di circa il 90% del panorama televisivo del Paese, tenendo in considerazione anche la sua influenza sulla Rai, esercitata tramite la possibilità di influenzare la nomina dei suoi dirigenti. Berlusconi ha respinto questa accusa dichiarando che nel corso dei suoi governi ci sono stati vari presidenti della Rai vicini al centrosinistra, tra cui Lucia Annunziata e Paolo Garimberti.

Tra gli scandali nei quali è stato coinvolto Berlusconi è impossibile non menzionare il famigerato “caso Ruby”, scoppiato nel 2010 quando Karima El Mahroug, all’epoca minorenne, fu fermata per furto. La ragazza, nota con il soprannome “Ruby Rubacuori” venne affidata all’allora consigliere regionale del PdL Nicole Minetti dopo che Berlusconi telefonò in questura per identificare la giovane come la nipote dell’ex presidente egiziano Hosni Mubarak (affermazione che nel corso del tempo si rivelò falsa). In seguito, El Mahroug dichiarò di essere stata più volte ospite di Berlusconi presso la sua residenza di Arcore e di aver ricevuto del denaro in ognuna di queste occasioni. La procura della Repubblica di Milano associò questo passaggio di soldi a un compenso per delle prestazioni sessuali e a gennaio 2011 contestò a Berlusconi i reati di concussione e prostituzione minorile. Iniziò così un lunghissimo processo, terminato solo il 15 febbraio 2023 con l’assoluzione del presidente di Forza Italia e di El Mahroug.

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