Morte Davide Astori: condannato
il medico sportivo Galanti

Davide Astori, probabilmente, poteva essere salvato. Oggi arriva la sentenza per la morte del capitano della Fiorentina avvenuta il 4 marzo 2018. Dopo oltre tre anni di indagini il professor Giorgio Galanti, già consulente sportivo della società viola ed ex direttore del Centro di medicina dello sport dell’azienda universitaria di Careggi, è stato condannato a un anno di reclusione (pena sospesa) nel processo con rito abbreviato. Astori sarebbe morto per la mancata diagnosi di una patologia. Era la cardiomiopatia aritmogena ventricolare (la stessa che uccise il calciatore del Livorno Piermario Morosini). Tale da impedirgli la carriera di calciatore. Alla lettura della sentenza era presente anche la fidanzata del calciatore, Francesca Fioretti.

Secondo una consulenza tecnica effettuata da periti incaricati dalla procura, i certificati di idoneità “vennero rilasciati nonostante fossero emerse, nelle rispettive prove da sforzo, aritmie cardiache che avrebbero dovuto indurre i medici a effettuare accertamenti diagnostici più approfonditi al fine di escludere una cardiopatia organica o una sindrome aritmogena. Dunque se la patologia fosse stata diagnosticata in tempo, Astori poteva essere salvato.

La compagna Fioretti: “La sentenza spero possa salvare anche una sola vita”

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Al termine dell’udienza ha parlato la compagna, Francesca Fioretti, in seguito alla sentenza del gup Angelo Antonio Pezzuti che ha dato un anno al medico Giorgio Galanti. “Come sapete, è stata pronunciata una sentenza di condanna, io sono molto felice e orgogliosa che sia stata fatta giustizia a Davide. Anche se sono molto dispiaciuta perché oggi poteva essere qui con noi. Spero che in futuro questa sentenza possa salvare una sola vita umana, anche una sola”.

Caso Astori, il fratello Bruno: “Finalmente è stata fatta giustizia”

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Insieme a Francesca Fioretti, compagna del calciatore, c’era anche Marco, fratello di Davide. “La speranza è che serva per migliorare le cose per salvare più vite possibili. È stata una storia lunga, finalmente siamo arrivati a una conclusione. Il dolore non si è risvegliato in questo processo, non è mai andato via. Io credo nella giustizia italiana, ma dopo questa sentenza, spero che qualcosa in più venga fatto e si evitino certi errori.

L’avvocato della famiglia: “Senza questi errori, Davide sarebbe qui”

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Parla anche l’avvocato che ha assistito la famiglia del giocatore, insieme ad Alessio Mazzioli, Alessandro Zonca: “Per noi è una sentenza importante. Naturalmente per la famiglia è un dolore che si riapre. Capiamo che se non ci fossero stati questi errori, Davide oggi sarebbe qui. La perizia evidentemente non dava ragione a quelle conclusioni iniziali. Il lavoro del pubblico ministero è riuscito a convincere il giudice della bontà dell’operato dei propri consulenti”.

La difesa dell’imputato condannato per la morte di Davide Astori

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L’imputato è stato anche condannato al pagamento di una provvisionale per il risarcimento danni per un ammontare complessivo di un milione e novantamila euro di cui 250.000 a favore della compagna del calciatore Francesca Fioretti, 240.000 per la figlia Vittoria, i restanti 600.000 per i genitori di Davide Astori, Renato e Giovanna, e per i fratelli Marco e Bruno. La motivazione della sentenza entro 90 giorni. “Sono stupito, aspettiamo le motivazioni e poi impugneremo la sentenza”, dice il difensore del professor Galanti, avvocato Sigfrido Fenyes, commentando la sentenza di condanna. “Dalle carte processuali secondo me la responsabilità di Galanti non emergeva e neppure dagli esiti della perizia. Ritenevamo che ci fossero tutte le condizioni per una sentenza di proscioglimento”.

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