Lombardia, approvata nuova legge antimafia: “Interventi su usura e gioco azzardo”

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Abbiamo pensato che, proprio perché le mafie hanno cambiato strategia negli anni e la nostra legge (approvata nel 2015) non aveva piena contezza e consapevolezza della realtà del radicamento mafioso nel nostro territorio, necessitasse di un aggiornamento“. Lo ha riferito la presidente della Commissione Antimafia di Regione Lombardia, Monica Forte, commentando la recente approvazione in Consiglio della nuova legge regionale di contrasto alla criminalità organizzata.

Legge antimafia, “tra le novità interventi contro l’usura”

Nella nuova legge “sono state introdotte novità e strumenti di straordinaria importanza“, ha aggiunto. Fra le principali novità, ci sono interventi contro il gioco d’azzardo, la gig economy ma soprattutto “l’usura, un fenomeno molto diffuso ma anche molto silente perché c’è un’enorme difficoltà alla denuncia. Nella legge abbiamo fatto un riferimento al gioco d’azzardo perché, oltre ad essere uno di quei settori dove sono facili le infiltrazioni criminali, è anche strettamente correlato al fenomeno del sovraindebitamento e all’usura“, ha precisato Forte. “Abbiamo inoltre istituito un tavolo regionale, dove i vari soggetti coinvolti possano sedersi periodicamente e ideare le strategie e gli interventi da mettere in campo“.

“Le istituzioni ci sono e sono presenti contro la criminalità”

La nuova legge è un modo per dire che le istituzioni ci sono, sono presenti, hanno preso piena consapevolezza del problema e stanno facendo del loro meglio. In questo momento sono soddisfatta del punto di arrivo, anche se ovviamente si può fare di più e meglio“, ha aggiunto la presidente della Commissione Antimafia di Regione Lombardia, per poi fare il punto su quanto fatto negli ultimi 5 anni. “Non è importate solo portare informazione nei territori, ma anche dare supporto alle tante associazioni che fanno un lavoro egregio e andare sul territorio per ascoltare le istanze e confrontarsi con le realtà esterne per comprendere quali di queste istanze debbano essere tradotte in iniziative di tipo legislativo. Questo è il lavoro che abbiamo fatto in questi 5 anni“, ha concluso.

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