Manovra, il parere dell’Ue: bocciati il tetto al contante e i limiti al Pos

Una manovra “promossa”, ma non al 100%: è questo, in estrema sintesi, il giudizio formulato da Bruxelles sulla legge di bilancio proposta dal governo Meloni. A non essere in linea con le raccomandazioni specifiche per l’Italia sulla lotta all’evasione fiscale sono le disposizioni che prevedono: l’innalzamento al tetto per le transazioni in contante da 2 a 5mila euro, la cancellazione dei debiti fiscali inferiori a mille euro relativi al 2000-2015, il limite a 60 euro per rifiutare i pagamenti pos senza sanzioni e “il rinnovo, con criteri di età più severi, nel 2023 dei regimi di pensionamento anticipato scaduti a fine 2022”. A riferirlo è la Commissione europea nell’Opinione sul Dbp italiano.

La bozza della manovra è “in linea con gli orientamenti del Consiglio Ue”

Nel complesso, la Commissione ritiene comunque che il progetto di bilancio dell’Italia sia in linea con gli orientamenti contenuti nella raccomandazione del Consiglio del 12 luglio 2022” e che le ipotesi macroeconomiche alla base del progetto di bilancio “sia nel 2022 che nel 2023” siano “plausibili”. “La valutazione della Commissione sull’impatto di bilancio delle misure di politica fiscale è sostanzialmente in linea con quella del governo”, si legge.

La Commissione europea ha però sottolineato che l’Italia “non ha ancora compiuto progressi per quanto riguarda la parte strutturale delle raccomandazione di bilancio contenute nella raccomandazione del Consiglio del 12 luglio 2022 nel contesto del semestre europeo”. Pertanto “le autorità” sono invitate “ad accelerare i progressi”.

Le eventuali modifiche alle misure energetiche

Infine, la Commissione ha segnalato l’importanza per l’Italia, come per tutti gli stati membri, che le proroghe alle misure di sostegno contro il caro energia o eventuali nuove misure siano meglio concentrate “sulle famiglie più vulnerabili e sulle imprese più esposte, per mantenere gli incentivi a ridurre la domanda di energia e per ritirarle quando la pressione sui prezzi dell’energia diminuisce”.

Valdis Dombrovskis, il presidente della Commissione Ue, ha sottolineato che “la bozza di bilancio dell’Italia rispetta le raccomandazioni dell’Ue per il 2023”. Tuttavia, l’Italia “dovrebbe indirizzare meglio le misure energetiche per ridurre la domanda e aiutare i più vulnerabili. Dovrebbe inoltre tenere sotto controllo la spesa corrente e mantenere il ritmo delle riforme e degli investimenti”.

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