Vaccini, l’idea di Ilaria Capua: “I no vax paghino 2.000 euro al giorno”

Secondo la virologa il contributo andrebbe a coprire i costi ‘non sanitari’ di un ospedale in caso di ricovero Covid

Ilaria Capua
Newsby Lorenzo Grossi 21 Luglio 2021

La virologa Ilaria Capua ha elaborato una proposta messa nero su bianco sul Corriere della Sera. Si tratta di un “ticket” da mille o duemila euro che i no-vax sarebbero tenuti a pagare per ogni giorno di ricovero in terapia intensiva. La professoressa e direttrice dell’One Health Center of Excellence – Università della Florida scrive: “Ai non vaccinati per scelta (…) si potrebbe immaginare di proporre una piccola franchigia, per non dire ticket, in caso di ricovero Covid che vada a coprire almeno i costi ‘non sanitari’ dell’ospedale: letto, biancheria, mensa, servizio di pulizia, utenze”.

La cifra per pagare i costi ‘non sanitari’ dell’ospedale

Ilaria Capua propone, ancorché in maniera anche un po’ provocatoria, una cifra esatta da far pagare. “In cambio della libertà di scegliere se vaccinarsi o no, si potrebbe chiedere un piccolo contributo rispetto al costo totale del ricovero in terapia intensiva. Si tratterebbe soltanto di 1.000-2.000 euro al giorno. Sì, al giorno. Il resto, ovvero i costi di infermieri, medici, medicine ed altro necessario alla cura, sarebbero esclusi dal computo perché quelli ce li passa lo Stato. Per ora, e fintanto che il sistema non finisca dissanguato.

Ilaria Capua: “Sono solo i non vaccinati a finire in ospedale”

Le motivazioni di una simile esternazione sono presto spiegate da Ilaria Capua stessa. “Ogni malato di Covid ricoverato in terapia intensiva o subintensiva costa decine e decine di migliaia di euro. I pazienti Covid del nostro recente passato – il mondo prima dei vaccini – hanno gravato inevitabilmente, loro malgrado, sulla Sanità europea in termini di centinaia di milioni euro. Le vittime di oggi, e dei tempi a venire, saranno individui che non hanno iniziato o completato il ciclo di vaccinazione. In altre parole, sono solo i non vaccinati a finire in ospedale. E a prescindere dall’età anagrafica saranno soltanto i non vaccinati a incidere sul bilancio degli ospedali. Sempre sul Corriere della Sera, qualche mese prima dell’inizio delle vaccinazioni, la virologa aveva chiesto di sfruttare anche le sale teatrali e cinematografiche per le somministrazioni.

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