Firenze, Galleria dell’Accademia riapre: “Nuovo percorso per il David”

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Una nuova Galleria dell’Accademia di Firenze accoglie il pubblico dopo un lungo periodo di chiusura dovuto all’emergenza Covid, un tempo in cui sono stati attivi grandi cantieri di ristrutturazione che hanno visto spostare oltre 600 opere. “Abbiamo cercato di fare il meglio di questo periodo buio” spiega la direttrice della Galleria dell’Accademia, Cecilie Hollberg.

Tutti i cambiamenti dei musei di Firenze

Tutta Firenze sta vivendo importanti novità in occasione della riapertura dei musei. E la Galleria dell’Accademia, in tal senso, non fa eccezione. Così la direttrice Hollberg: “Siamo riusciti a tenere alta la vita e la bellezza di questo museo e sono felice finalmente di riaprire al pubblico e condividere queste bellezze. Continueranno tutti questi lavori che stiamo facendo, perché ci saranno tanti altri cambiamenti e pian piano riapriremo le sale“.

Un po’ come già deciso agli Uffizi, anche la Galleria dell’Accademia di Firenze alla sua riapertura proporrà degli inediti. “Abbiamo approfittato di questo momento per poter esporre le opere che generalmente non si vedevano – spiega la direttrice –. Alcune, infatti, erano collocate a un’altezza di 10 metri. Abbiamo creato una serie di meraviglie con composizioni inaspettate“.

E la direttrice del museo di Firenze ne anticipa qualcuna: “I Prigioni cinquecenteschi di Michelangelo, con i busti delle donne con delle bellissime acconciature di Bartolini dell’800. Davanti al David, invece, abbiamo queste fantastiche ninfe. Queste figure mitologiche a confronto con le grandi pale d’altare di Bronzino, di Allori. A luglio termineranno i lavori anche per offrire in tutte le sale impianto di climatizzazione, così come saranno messe luci nuove nella gipsoteca e tinteggeremo anche le pareti di un azzurrino ottocentesco“.

All’inaugurazione del nuovo percorso espositivo della Galleria dell’Accademia, l’assessore alla Cultura del Comune di Firenze, Tommaso Sacchi: “Mi ha colpito non solo la qualità dell’allestimento, ma anche la novità di un percorso che nessuno può dire di conoscere già. La direttrice ha esposto opere che nessuno conosceva“.

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