Firenze, Confcommercio: “Se non ci ascoltano, il 1° maggio riapriamo”

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Sono arrivati davanti alla Prefettura di Firenze tutti i commercianti che fanno capo alla Confcommercio della Toscana. Hanno chiesto e ottenuto un appuntamento con il Prefetto, Alessandra Guidi. La loro protesta non fa sconti a nessuno, a tutte le istituzioni si sono rivolti chiedendo una data certa per riaprire le proprie imprese. “In assenza di questa data, saremo costretti a riaprire tutte le nostre attività“, ha detto Franco Marinoni, direttore di Confcommercio Toscana.

Confcommercio, l’ultimatum: “10 giorni di pazienza”

Ancora dieci giorni di pazienza, noi chiediamo una data subito per riaprire. Se entro fine mese non arriva questa data ci muoveremo autonomamente, noi che abbiamo sempre operato nel rispetto della legalità, che abbiamo rispettato la legge, preso le distanze dalle manifestazioni di chi ha più dimestichezza con le bombe molotov. E il modo più bello per celebrare la festa del lavoro sarà lavorare il primo maggio“, ha aggiunto Marinoni.

Tutte le categorie si sono schierate davanti alla Prefettura, dai cuochi, ai proprietari di palestre e residenze storiche. “Siamo al fianco delle ditte, vicini ai ristoratori in questa battaglia. Noi siamo dentro le nostre cucine e oggi siamo qui in strada a manifestare. Ci deve essere una riapertura certa, sicura, che possa far respirare un po’ l’economia italiana“, ha spiegato Massimiliano Catizzone, presidente Federazione Italiana Cuochi di Firenze.

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