Danza, scuole sul piede di guerra: “Ci trattano come inutili”

[scJWP IdVideo=”FtOaIzL0-Waf8YzTy”]

Flashmob al Pantheon di Roma, dove le scuole di danza si sono riunite per protestare contro la stretta del Governo nei confronti del loro settore. Che ora rischia di ritrovarsi in ginocchio. “Siamo qui per dichiarare che le scuole di danza sono luoghi sicuri. Nelle scuole di danza si fa non solo movimento. Si fa cultura, arte. E i nostri ragazzi hanno bisogno di continuare ad utilizzare la danza come veicolo espressivo dei loro sentimenti e dei loro pensieri“, afferma Miriam Baldassarri, presidente di AssoDanza Italia.

La rabbia delle scuole: “Chiediamo dignità”

Questo è essenziale per sopravvivere, soprattutto in un momento delicato come questo. Un momento in cui siamo angosciati, abbiamo un senso di pesantezza. E in cui esprimere se stessi attraverso la danza è fondamentale“, aggiunge. E al suo appello si uniscono anche altri esponenti del settore.

Siamo presenti per chiedere giusta dignità al Governo. Ci sono operatori che vivono solo della propria scuola di danza. Sono arrivati gli aiuti per i professionisti, ma non per le scuole di danza“, spiega Mvula Sungani, coordinatore nazionale del movimento “Spettacolo dal Vivo”. “Siamo una categoria che è stata trattata come inutile. Siamo qui per dire che siamo rilevanti e che produciamo cultura“, tuona invece Alessandro Tiburzi, già primo ballerino del Teatro dell’Opera di Roma.

Danza: anche la politica prende posizione

[scJWP IdVideo=”W2IXMt2r-Waf8YzTy”]

Una battaglia sposata anche dalla politica, in particolare da Federico Mollicone, deputato di Fratelli d’Italia. “Il Governo non solo si è dimenticato della danza, ma con l’ultimo Dpcm è stata vietata ogni attività. Le scuole di danza, con le dovute precauzioni, possono rimanere aperte. Sono disposizioni elaborate da persone che non conoscono le cose su cui decretano. Il Presidente del Consiglio continua a citare il Cts, ma dubitiamo ci siano dei tecnici all’interno“, è stato il suo durissimo atto d’accusa.

Questo perché chi fa delle linee guida così restrittive non si rende conto della realtà. E quindi vuol dire che non ci capisce nulla“, ha concluso durante il suo intervento al flash mob organizzato dalle scuole di danza, e promosso dal Movimento Spettacolo dal Vivo e da AssoDanza Italia.

Impostazioni privacy