Premio Sakharov: cos’è e perché
lo ha vinto l’opposizione bielorussa

[scJWP IdVideo=”rX3kgqnG-Waf8YzTy”]

È un grande onore informarvi che la Conferenza dei Presidenti ha deciso di conferire il Premio Sakharov per la libertà di pensiero 2020 all’opposizione in Bielorussia. Con queste parole il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, ha ufficializzato l’assegnazione dell’edizione 2020 del Premio Sakharov 2020 all’opposizione democratica bielorussa. Una realtà spontanea che si sta impegnando in questi mesi per denunciare le politiche antidemocratiche del presidente Aleksandr Lukashenko.

Cos’è il Premio Sakharov

Creato nel 1988, il Premio Sakharov è un riconoscimento assegnato dal Parlamento Europeo. L’obiettivo è quello di dare valore, a livello internazionale, al lavoro di organizzazioni o personalità nella difesa dei diritti umani e della libertà individuale.

Per tale motivo è dedicato ad Andrei Sakharov (1921-1989), Premio Nobel per la Pace nel 1975, perseguito in Unione Sovietica per le sue posizioni a favore delle libertà civili e del rifiuto della guerra (rinnegando una delle sue creazioni, la bomba all’idrogeno RDS-37). I primi vincitori furono il grande attivista, nonché futuro presidente della Repubblica Sudafricana, Nelson Mandela, e il dissidente russo Anatoly Marchenko. A quest’ultimo, morto in prigione nel 1986, il premio fu assegnato postumo.

Non è tra l’altro la prima volta che vengono premiate realtà impegnate nella difesa delle libertà in Bielorussia: l’Associazione dei giornalisti bielorussi ricevette il premio nel 2004 per l’impegno nel promuovere, a dispetto delle pressioni politiche, la libertà di parola e due anni dopo toccò ad Alaksandar Milinkievic, rappresentante della coalizione che si opponeva a Lukashenko proprio nelle elezioni del 2006.

Sassoli: “Cresce lo sgomento per le violenze in Bielorussia”

Il presidente dell’Europarlamento ha poi specificato la motivazione per il riconoscimento all’opposizione democratica in Bielorussia: “Le massicce proteste di piazza che hanno commosso il mondo sono in corso da undici settimane – ha detto -. Man mano che cresce la nostra ammirazione verso la popolazione, cresce anche il nostro sgomento per le violente rappresaglie di Lukashenko. Desidero congratularmi con i rappresentanti dell’opposizione bielorussa per il loro coraggio, la loro resilienza e la loro determinazione“.

“Si sono dimostrati e continuano a dimostrarsi forti di fronte a un avversario molto più potente – ha aggiunto Sassoli -. Ma ciò che li sostiene è qualcosa che la forza bruta non potrà mai sconfiggere: la verità. Continuate ad essere forti e non rinunciate alla vostra lotta. Sappiate che siamo con voi“.

Impostazioni privacy