Caldo record, Lucifero spaventa l’Italia: in arrivo giornate da 48 gradi

Si torna a parlare prepotentemente di emergenza climatica, e proprio i prossimi giorni promettono di regalare all’Italia un caldo record. Colpa di Lucifero, che sta per arrivare sul nostro Paese creando potenzialmente non pochi disagi.

Chi è Lucifero e perché fa paura

Lucifero non è nient’altro che un anticiclone subtropicale africano, così denominato dal team del sito ‘IlMeteo.it’. Il suo spostamento verso l’Italia è già iniziato da giorni, e proprio nella settimana di Ferragosto porterà le temperature nel Sud del nostro Paese a raggiungere anche 47-48 gradi. Un caldo da primato, insomma. E soprattutto duraturo: la situazione potrebbe infatti protrarsi per una settimana quasi intera.

Caldo a tratti eccezionale“, sottolinea ‘IlMeteo.it’. Che descrive anche il fenomeno che sta per abbattersi sull’Italia: “L’anticiclone africano è ormai da parecchio tempo che soggiorna soprattutto a ridosso delle Regioni del Sud e su parte del Centro mentre il Nord, almeno fino ad ora, è stato spesso accarezzato da un alito sicuramente meno bollente a tratti anche instabile. Ora però la situazione sembra cambiare in quanto l’alta pressione africana troverà ulteriore energia per spingere la sua influenza verso nord, così facendo avvolgerà in forma più omogenea tutto il nostro Paese“.

Caldo: l’emergenza non è estemporanea

Un’emergenza temporanea ma non estemporanea, dato che l’annuncio dell’arrivo di Lucifero coincide con un allarme lanciato in queste ore dall’Onu. E che riguarda l’intero Pianeta, con tanto di emergenza climatica che rischia di caratterizzare anche i prossimi decenni. Con un caldo sempre più fuori dalla norma, il cui prezzo potrebbe essere pagato a un costo salatissimo dalle generazioni a venire.

Secondo il rapporto dell’Onu (a cui hanno preso parte 234 scienziati di 195 Paesi), il riscaldamento globale rischia di sfociare in un aumento delle temperature di tutto il Pianeta pari a tre gradi centigradi nel 2030 e quattro nel 2100. Avvisaglie che si percepiscono già ora, con il caldo torrido che nell’estate 2021 ha provocato maxi incendi in Europa (inclusa la nostra Sicilia) e Nord America. Cina e Germania hanno invece pagato dazio con terrificanti inondazioni.

Non possiamo permetterci di aspettare due, cinque o dieci anni. Questo è il momento. O si agisce ora o non avremo più tempo“, ha dichiarato Alok Shama, presidente designato della Conferenza mondiale dell’Onu (COP26) sul clima. La necessità è quella di dimezzare le emissioni di gas serra entro il 2030, portandole a zero netto entro il 2050. O questo caldo anomalo, di cui l’uomo è colpevole, rischia di distruggere la vita dell’uomo stesso.

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