Monopattini, città invase e rischi per la sicurezza stradale

I monopattini sono stati un investimento del governo italiano durante il lockdown. Un mezzo ecologico che è stato incoraggiato per il post pandemia, con tanto di bonus per l’acquisto. Nelle città italiane sono inoltre proliferate anche le ditte di sharing. Risultato: i monopattini hanno invaso i centri abitati. 

E con i benefici per la mobilità pubblica, sono arrivati nuovi problemi. In particolare due aspetti sono preoccupanti. Per prima cosa i rischi per i cittadini. I monopattini viaggiano in strada e raggiungono velocità elevate in rapporto al tipo di mezzo. Soprattutto in strade trafficate come possono essere quelle delle metropoli, in assenza di piste ciclabili, i pericoli sono reali.

L’incidente di domenica notte a Firenze

Un esempio è l’incidente mortale avvenuto nella notte tra domenica e lunedì a Firenze. Un ventisettenne a bordo di un monopattino elettrico ha perso la vita nello scontro con una moto a bordo della quale viaggiavano due persone. Nella caduta ha urtato la testa contro il marciapiede e per lui non c’è stato nulla da fare.

Una tragedia che apre nuovamente il dibattito sull’obbligatorietà del casco per questi mezzi. Il sindaco di Firenze Dario Nardella, ade esempio, aveva provato a renderlo obbligatorio, ma un ricorso del Tar delle ditte di sharing ha bloccato l’ordinanza. Nei giorni scorsi è stato presentato alla Camera un disegno di legge in cui si prevede l’obbligatorietà del casco per tutti coloro che guidano monopattini, limiti alla velocità di tali mezzi e divieti per i minori. 

Anche perché nei primi quattro mesi del 2021, tra i guidatori di monopattini si sono verificati due incidenti mortali, 18 in prognosi riservata e 46 incidenti gravi. Secondo le statistiche dell’Onlit, l’Osservatorio nazionale su liberalizzazioni e trasporti, sarebbero proprio i monopattini i mezzi più pericolosi in circolazione.

Monopattini abbandonati ovunque

[scJWP IdVideo=”Mzw21VSB-Waf8YzTy”]

C’è poi il problema dell’educazione civica di molti abitanti. A Roma, ad esempio, questi nuovi mezzi di trasporto ecologico, hanno portato al diffondersi di una nuova moda da parte degli utenti: lasciarli dove capita. Un fatto che mostra come le compagnie che hanno inondato la città di monopattini, non riescono a stare dietro alla crescente mole di lavoro. E così, non è difficile trovare questi mezzi a due ruote, a terra nella centralissima via del Corso oppure abbandonati tra le macchine nelle vie limitrofe. Un tema delicato che va a sommarsi a quello dei turisti e residenti che li utilizzano e che non rispettano i pedoni sfrecciando per le vie della Capitale.

 

Impostazioni privacy