Tutto quel che bisogna sapere su Ready or Not, il gioco del momento

Guardando la classifica settimanale dei giochi più venduti su Steam si può notare che al primo posto c’è Ready or Not. Meno famoso di altri titoli presenti nella top 10, come It Takes Two o Forza Horizon 5, il first person shooter di VOID Interactive può essere considerato l’erede spirituale di opere del calibro di SWAT 4 e dei vari Rainbow Six. Al momento è ancora in accesso anticipato, ma può già contare su 6.624 recensioni, quasi tutte positive, e risulta piuttosto stabile e privo di grossi bug. Può essere giocato sia da soli che in multiplayer. Chi desidera acquistarlo può trovarlo su Steam a 35,99 €. In futuro è previsto anche il suo arrivo su PlayStation 5, ma al momento non sono disponibili informazioni precise sulla data di uscita.

Le caratteristiche di Ready or Not

Rispetto ad altri Fps, Ready or Not propone un approccio maggiormente tattico alle varie missioni proposte. La fretta è una cattiva consigliera, soprattutto quando si è alle prese con civili da salvare e terroristi da arrestare. Le regole del gioco, inoltre, incoraggiano a sparare poco e a risparmiare il maggior numero possibile di vite (incluse quelle dei nemici). Il tutto è unito a una sana dose di realismo, resa possibile dalle consulenze che il team ha ricevuto da diverse squadre di polizia. Ogni aspetto del gioco è stato studiato nel minimo dettaglio, dal funzionamento del kevlar all’espansione e al moto dei proiettili. Si tratta quindi di un’esperienza simulativa adatta a chi vuole calarsi nei panni un’agente della Swat, anche se solo virtualmente. Chi preferisce l’azione adrenalinica e ama sparare in continuazione farebbe bene a rivolgersi ad altri titoli.

Le polemiche sulla missione ambientata in una scuola

Anche se è disponibile solo da pochi giorni, Ready or Not è già finito al centro di una polemica riguardante una missione ambientata all’interno di una scuola. Lo stage in questione, al momento ancora in sviluppo, ha persino causato la fine della collaborazione tra VOID Interactive e il publisher del gioco, Team17. Considerando le numerose sparatorie che si sono verificate nei licei degli Stati Uniti nel corso degli ultimi anni, non è difficile intuire la causa di questa controversia. Nonostante i timori e le richieste di Team17, VOID Interactive ha deciso di portare comunque avanti lo sviluppo della missione, promettendo di adottare un approccio rispettoso e per nulla intenzionato a glorificare le azioni dei criminali.

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