Fortnite, Apple e Google rimuovono il gioco dai loro store

I due colossi hanno punito il tentativo di Epic Games di aggirare le percentuali trattenute dai negozi virtuali, introducendo un sistema di pagamento alternativo nel suo battle royale. Ora la software house è pronta a una lunga battaglia legale

Fortnite (Pixabay)
Newsby Alessandro Bolzani 14 Agosto 2020

Epic Games si prepara a quella che potrebbe essere una lunga battaglia legale contro Apple e Google. Il pomo della discordia sono le percentuali trattenute dall’App Store e dal Play Store sugli acquisti all’interno delle app. La software house ha provato a ribellarsi contro questo modello di business, introducendo in Fortnite un sistema di pagamento alternativo, che non comprendeva la percentuale del 30% precedentemente trattenuta. Questa decisione ha spinto sia Apple che Google a rimuovere il battle royale dai propri negozi virtuali. Per i due colossi, Epic Games ha violato i termini stabiliti quando aveva accettato di distribuire il gioco tramite i loro servizi. Questa scelta ha reso impossibile agli utenti scaricare o aggiornare l’app di Fortnite, che presto diventerà quindi inutilizzabile.

La battaglia legale di Epic Games

Per Epic Games, perdere i ricavi legati alla versione di Fornite per dispositivi mobile sarebbe un duro colpo. La software house ha quindi deciso di portare avanti una battaglia legale contro Apple e Google. L’obiettivo è mettere in discussione un modello di business che limita la libera concorrenza tra gli sviluppatori e costringe gli utenti a spendere cifre maggiori per gli acquisiti in-app. Per portare avanti la propria iniziativa, Epic Games ha lanciato la campagna #FreeFortnite e ha pubblicato sui suoi canali social un video ispirato a un vecchio spot della Apple, basato sul romanzo “1984” di George Orwell. L’azienda di Cupertino aveva realizzato la pubblicità per promuovere il lancio del Macintosh e lanciare il guanto di sfida ai colossi del settore, tra cui Ibm. Per quanto riguarda Google, Epic Games non ha esitato a ricordare all’azienda di Mountain View che il suo motto originario era “Don’t Be Evil”.

La replica di Apple

Almeno per il momento, Apple sembra intenzionata a restare ferma sulle proprie posizioni. L’azienda ha spiegato che Epic Games era a conoscenza del funzionamento dei pagamenti in-app su iOS e che la commissione del 30% applicata sulle transazioni è necessaria per rendere sicuro ed efficiente l’App Store e difendere gli utenti da eventuali hacker e truffatori.

Impostazioni privacy