L’Ue pensa a un caricabatterie unico, Apple sarà costretta a cambiare?

Caricabatterie unico per smartphone, tablet e videogiochi. Un sogno? Assolutamente no. La Commissione Europea ha infatti deciso di proporre una revisione della direttiva sugli apparecchi radio. Questa imporrà, a partire da 24 mesi dall’approvazione della norma, l’adozione di una singola porta di carica per tutti i dispositivi elettronici, come tablet, smartphone e macchine fotografiche. Così facendo, tra qualche anno, gli europei non dovranno più impazzire per trovare un caricabatterie compatibile. La singola porta di ricarica, secondo quanto emerso, sarà quella attualmente più comune che diventerà così standard, ovvero la porta USB di tipo C.

I caricatori inutilizzati, quindi gettati via, pesano in Europa circa 11mila tonnellate all’anno. Con l’introduzione di questa norma, secondo le stime della Commissione Ue, saranno risparmiate almeno mille tonnellate di spazzatura elettrica.

Caricabatterie, cosa cambierà per i consumatori europei

Oltre all’introduzione del caricabatterie unico, la Commisione propone di armonizzare la tecnologia di ricarica rapida. Questo dando la possibilità ai consumatori di scegliere se acquistare un apparecchio munito o meno di caricatore. Inoltre, la richiesta è anche quella di provare ad informare meglio i consumatori sulle caratteristiche di ricarica degli apparecchi elettronici. In Europa, come spiegato da un alto funzionario UE, i consumatori continuano ad avere a che fare con differenti standard di ricarica, nonostante già dal 2009 i sistemi siano stati sfoltiti da 30 a 3.

Interoperabilità del caricatore, un altro problema da affrontare per la Commissione Europea

La proposta, al momento, non riguarderà i caricatori di pc portatili e sistemi di ricarica wireless. Non è però escluso che, in un momento successivo, la Commissione Europea possa decidere di intervenire anche su di essi. Secondo quanto emerso, il consumatore potrà scegliere se acquistare l’apparecchio elettronico munito o meno di caricatore. Nel caso dovesse acqusitare un prodotto sprovvisto dello strumento di ricarica, l’apparecchio sarà comunque munito di cavo di ricarica. Inoltre, i vecchi caricatori dovranno essere buttati e riciclati.

Per quanto riguarda invece interoperabilità del caricatore, da infilare nella presa della corrente, il problema sarà affrontato dalla Commissione durante la revisione del regolamento sull’Ecodesign. In questo modo, con una progettualità che sarà portata avanti nel tempo, la sua entrata in vigore sarà allineata con la revisione della direttiva sugli apparecchi radio.

Breton: “Caricabatterie universale non è contro Apple”

Thierry Breton, commissario Ue per il Mercato unico, ha spiegato che la proposta di direttiva della Commissione sul caricabatterie universale per i dispositivi mobili “non è contro qualcuno, Apple o altri“. L’azienda di Cupertino, infatti, per i suoi prodotti come iPhone e tablet utilizza attualmente il cavo lightning.

Breton, inoltre, ha spiegato che i protocolli per la porta di ricarica Usb C sono già “ampiamente conosciuti“. Quindi, essendo la tecnologia “matura“, questa non dovrebbe creare “problemi a qualcuno. Apple, quindi, se la norma dovesse essere approvata, entro il 2024 dovrà iniziare una “transizione” dai cavi lightning a quelli con porta USB di tipo C.

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Proponiamo una nuova normativa che è molto importante per i consumatori, perché andiamo a stabilire che per i prodotti di uso quotidiano, come gli smartphone e i tablet, non ci sia più di una porta di caricamento ha spiegato Thierry Breton. “Ci saranno anche grandi risparmi. Per i consumatori, pari a 250 milioni di euro l’anno, e risparmi per l’ambiente, mille tonnellate di rifiuti all’anno in meno. Quindi per oggi è un grande progresso“.

 

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