Di Francisca ed Errigo, una rivalità tra stoccate e occasioni mancate

Nonostante i buoni risultati ottenuti negli ultimi giorni, premiati con medaglie d’argento e bronzo, gli schermitori italiani non sono ancora riusciti a mettere le mani sull’oro a Tokyo 2020. Questa situazione non è passata inosservata a Elisa Di Francisca, stella della disciplina che a Londra si guadagnò il riconoscimento più ambito. L’ex schermitrice ha criticato con una certa asprezza il commissario tecnico Andrea Cipressa e l’ex compagna di squadra Arianna Errigo, che nella semifinale di fioretto femminile a squadre ha perso contro la Francia per 45-43 assieme ad Alice Volpi e a Martina Batini.

Le stoccate di Elisa Di Francisca

Andrea Cipressa non è all’altezza per essere il ct del fioretto”, ha dichiarato Di Francisca durante un’intervista all’AdnKronos. “Lo dicono i risultati. Serve una personalità più forte. A Londra con Cerioni ct prendemmo tre ori e 5 medaglie. Io non so se Stefano sia disponibile a tornare, ma lui sarebbe il più indicato a ricoprire quel ruolo”, ha aggiunto. Parlando di Errigo, Di Francisca ha dichiarato che l’ex compagna di squadra soffre mentalmente le gare importanti e che sarebbe stato meglio non fare scendere lei in pedana per l’ultimo assalto. “Forse l’ultimo assalto in semifinale avrebbe dovuto farlo Alice Volpi. Arianna Errigo è fortissima sia fisicamente che tecnicamente, ma soffre le gare importanti, in special modo le Olimpiadi. Lo abbiamo visto ai Giochi di Rio e anche qui a Tokyo. È un peccato, perché oggi le altre ragazze hanno tirato bene e invece Arianna, che dovrebbe essere la punta della squadra, è mancata nel momento decisivo”, ha dichiarato l’ex schermitrice.

Il botta e risposta del 2020

Non è la prima occasione in cui Di Francisca usa delle parole forti nei confronti di Errigo. Nel gennaio del 2020, dopo che le squadre italiane di fioretto erano riuscite a qualificarsi per le Olimpiadi, la schermitrice si era sfogata a briglia sciolta nel corso di un’intervista al Corriere dello Sport. “Il problema è che non vinciano, non vanno bene le cose, non ci amalgamiamo, non riusciamo a tirare bene quando magari la compagna prima è andata male. Secondo me è un problema di inno. Noi prima di gareggiare cantavamo e ballavamo, sembra una cosa stupida ma faceva gruppo. Ora invece ognuna si fa gli affari propri. Era una mia idea questa dell’inno, ma adesso non collaborano. Non mi farà risultare simpatica questa uscita? Chissenefrega, tanto mi è rimasto poco”.

Di fronte a queste parole, Errigo non era stata in silenzio e aveva scritto una lunga replica sul suo profilo Facebook. “Non voglio soffermarmi troppo sulle cose detta da Elisa, perché ognuno ha le sue idee, per quanto strampalate mi possano sembrare. Quello che mi sento di dire è che probabilmente se il mio obiettivo fosse veramente quello di compattare la squadra proverei a rivolgere parola alle mie compagne invece di andarle a incolpare sui giornali. Quindi, se posso darle un consiglio, è di rivedere il proprio modo di comportarsi nei confronti delle compagne di squadra e, più in generale, di Nazionale.

Fossi in lei mi concentrerei sul lavoro anziché disperdere energie in polemiche inutili, soprattutto adesso che ha un compito molto importante, che è quello di fare l’ultimo assalto della gara a squadre, cosa che non le sta riuscendo nel migliore dei modi. Mi auguro, inoltre, che chi è preposto a dirigere la Nazionale di prodighi al fine di evitare il ripetersi di questi spiacevoli episodi”.

Gli screzi meno recenti

Tornando più indietro nel tempo è possibile costatare che tra Errigo e Di Francisca non è mai corso buon sangue. Dopo la finale dei Mondiali di luglio 2019, persi contro la Russia per una sola stoccata, Elisa si era lamentata pubblicamente. “Non siamo ancora una squadra”, aveva dichiarato con una certa stizza. In quell’occasione Errigo non aveva replicato. Le scintille non erano mancate nemmeno durante il loro scontro nella finale dei Giochi Olimpici di Londra 2012. La vittoria andrò a Di Francisca ed Errigo faticò a nascondere la propria delusione durante le interviste post gara.

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