Champions League, Juve sconfitta
a Porto: l’amarezza di Andrea Pirlo

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Una sconfitta non irrimediabile, anche se a Torino si potrà soltanto vincere (e con almeno due gol di scarto qualora ci fosse più di una rete avversaria) per superare il Porto e avanzare ai quarti di finale della UEFA Champions League. La Juventus fa i conti con un ko inatteso, una sconfitta per 2-1 frutto soprattutto di due gravi errori nella ‘costruzione dal basso’ che dovrebbe essere il marchio di fabbrica del gioco di Andrea Pirlo, e che invece ha tradito i bianconeri. Il tecnico, in conferenza stampa, pur con il suo consueto stile pacato, non ha nascosto la propria amarezza. Non solo per gli errori dei suoi.

Champions League, Porto-Juventus 2-1: l’amarezza di Andrea Pirlo

L’approccio al match, con l’errore di Bentancur dopo neanche un minuto di gioco che ha regalato a Taremi il gol del vantaggio, ha inevitabilmente influito sul risultato finale. Così come nel secondo tempo, sempre pochi secondi dopo il calcio d’inizio, un’altra disattenzione difensiva ha provocato il raddoppio di Marega.

“Se dopo un minuto vai sotto è normale che la fiducia vada a mancare – ha dichiarato Pirlo davanti ai cronisti -. Sapevamo che sarebbe stata una gara dura ma quando regali due gol agli avversari sul piatto d’argento poi diventa tutto più difficile”.

Nel finale il gol di Federico Chiesa ha ridato speranza ai campioni d’Italia, che in pieno recupero hanno protestato non poco per un contatto subito da Cristiano Ronaldo in area di rigore, con l’arbitro Del Cerro che non ha assegnato il penalty fischiando la fine dell’incontro.

“Il rigore mancato pesa, era netto – ha chiosato Pirlo -. L’arbitro ci ha dato una spiegazione tutta sua perché ha detto che la partita era finita, ma quando arbitri in Champions League dovresti avere il coraggio di darlo anche all’ultimo secondo quando necessario”.

Ritorno il prossimo 9 marzo

Così come avvenuto la scorsa stagione contro il Lione, la Juventus è chiamata il prossimo 9 marzo a ribaltare una sconfitta di misura per poter avanzare agli ottavi. Rispetto alla precedente edizione della Champions League, però, la rete realizzata fuori casa all’andata fa ben sperare perché una vittoria per 1-0 sarebbe sufficiente per avanzare, grazie alla regola dei gol fuori casa.

Il 2-1 per la Juve porterebbe invece il match ai supplementari, mentre se il Porto dovesse segnare almeno due gol all’Allianz Stadium sarebbe necessario, per i bianconeri, vincere con un minimo di due reti di scarto.

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