Renato Zero: “Guerra come Covid, individualismo non accetta libertà”

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“Non accettiamo di dover rinunciare alla nostra indipendenza. Anche il virus è intelligente, modifica le nostre abitudini e la geografia sociale e umana. Lo stesso lavoro lo compie la guerra. L’individualismo non accetta la libertà. Quello che manca oggi è la regia, anche per il lavoro, per la scuola, per il tempo libero, per i governi addirittura. Non abbiamo più esempi. C’è puzza di polvere da sparo ovunque, anche prima della Russia”. Lo ha detto Renato Fiacchini, in arte Renato Zero, durante la conferenza stampa in cui sono stati annunciati quattro concerti che lo vedranno protagonista a Roma il 23, 24, 25 e 30 settembre.

Renato Zero: “Circo Massimo premia la mia romanità”

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Il Circo Massimo premia la mia romanità, mi faccio gladiatore per conquistare ancora una volta l’applauso – ha aggiunto il popolare cantante romano -. Ci sono stati giorni in cui mi sono sentito straniero nella mia città, per questa politica invadente. Perché non spostiamo il Governo a Torino? Anche perdendo il titolo di capitale d’Italia. Che ce frega, Roma è già capitale del mondo. Proprio nello storico circo romano il “re dei sorcini” festeggerà i suoi primi 70 anni (con due anni di ritardo), ma senza nascondere i suoi timori per il tempo che scorre. “Ho paura che tra un po’ non avrò più le gambe e di finire a languire in studio di registrazione. Non voglio rinunciare alla speranza, i 72 sono più preziosi dei 18. Il futuro è più corto del passato, ma voglio essere vivo e presente quando lo vivrò”.

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