Sanremo 2021, finale a sorpresa: trionfano i Maneskin

E’ un finale certamente a sorpresa quello della 71esima edizione del Festival di Sanremo: a trionfare sono infatti i Maneskin, gruppo rock che si è fatto conoscere per la partecipazione ne 2017 a “X Factor”, in gara con il brano “Zitti e buoni”, alla loro prima presenza all’Ariston. La band è composta da Damiano (cantante), Victoria (al basso), Thomas (alla chitarra) ed Ethan (alla batteria). A determinare il risultato sono stati tre diversi sistemi di votazione, la Giuria Demoscopica (33%), la Giuria della sala Stampa (33%) e il Televoto (34%).

Subito dietro di loro si è piazzata un’altra coppia che deve tanto al talent show di Sky, Francesca Michielin e Fedez, nonostante gli appelli lanciati da Chiara Ferragni e dal suo piccolo Leone a votarli, ed Ermal Meta, che nel corso della settimana era stato sempre in testa e considerato da gran parte degli addetti ai lavori il favorito.

Il premio della critica Mia Martini va a Willie Peyote. Colapesce  e Dimartino conquistano invece il Premio della Sala Stampa. A Madame, con “Voce”, va il Premio Sergio Bardotti per il miglior testo.

Il monologo di Ibrahimovic e l’omaggio a Ornella Vanoni

Tra i protagonisti della serata finale di Sanremo 2021 c’è stato certamente anche Zlatan Ibrahimovic, che ha mostrato di saper essere a suo agio anche in questa veste per lui inedita. Puntata dopo puntata, infatti, l’attaccante del Milan è stato sempre più sciolto e non ha perso il carisma che mostra sempre sui campi.

Proprio in occasione dell’appuntamento conclusivo del Festival lo svedese ha preso la parola e ha raccontato la sua storia e il modo con cui affronta le sfide della vita. Ovviamente a modo suo: “Tutti conoscevano già Zlatan, prima di questo Festival. Perché è venuto qui, allora? Perché a Zlatan piacciono le sfide, l’adrenalina. Io ho giocato 945 partite, ne ho vinte tante, non tutte. Ho vinto undici scudetti, ma ne ho anche perso qualcuno. Sono Zlatan anche senza vincere tutte le partite. Sono Zlatan, quando vinco e quando perdo. Qualche rigore è andato male. Ma il fallimento non è il contrario del successo, è una sua parte”.

Il discorso si è chiuso poi con un omaggio a un Paese che è ormai diventato anche il suo: Impegno, dedizione, costanza, concentrazione. Ho organizzato questo Festival per dirvi che ognuno di voi, nel suo piccolo – e ho detto nel suo piccolo – può essere Zlatan. Voi tutti siete Zlatan, e io sono tutti voi. Questo non è il mio Festival. Non è il Festival di Amadeus. È il vostro Festival, il Festival dell’Italia intera. Grazie Italia, la mia seconda casa”.

Sul palco non poteva mancare anche una stella della musica italiana, Ornella Vanoni. La cantante, 87 anni e non sentirli, ha interpretato accompagnata al pianoforte da Francesco Gabbani, alcuni dei suoi successi più importanti, come “Una ragione di più”, “La musica è finita”, “Mi sono innamorato di te” e “Domani è un altro giorno”. A questo si è aggiunto anche il suo ultimo brano, “Un sorriso dentro al pianto”, tratta dal suo nuovo album “Unica”.

Altro super ospite è stato Umberto Tozzi, che ha cantato alcuni dei suoi brani più celebri.

Il pensiero di Fiorello su Sanremo 2022

Come annunciato da entrambi in conferenza stampa, Amadeus e Sanremo non condurranno il Festival per il terzo anno consecutivo. Lo showman siciliano ha voluto però pensare a chi sarà chiamato a sostituirli nel 2022: il suo auspicio è che possa tornare il pubblico, segno che l’emergenza che stiamo vivendo sia finalmente alle spalle, ma non è mancata una piccola “frecciata” (con tono ironico).

“Voglio fare un in bocca al lupo a quelli che verranno l’anno prossimo al posto nostro, vi auguro una platea piena di persone, ovunque. Pubblico dentro e fuori dall’Ariston, milioni di persone. Ma deve andare malissimo. Voglio vedere chi si prende questa patata bollente”.

 

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