Vaiolo delle scimmie: “È sotto controllo. Malattia degli omosessuali? Falso”

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All’ospedale San Donato di Arezzo è stato ricoverato il quarto caso conclamato in Italia di vaiolo delle scimmie. Il paziente, un 32enne senza patologie pregresse, è in buone condizioni. È quanto ha riferito il primario di Malattie infettive, Danilo Tacconi: “Non si deve parlare di emergenza. Bisogna sorvegliare il fenomeno e continuare a studiarlo per tracciare i contatti ed evitarne la diffusione“.

Vaiolo delle scimmie: la diffusione e la questione omosessualità

Tacconi ha anche voluto fare una precisazione, dopo le polemiche sulla presunta maggior incidenza del vaiolo delle scimmie tra omosessuali. “Anche per l’Aids si credeva fosse una malattia legata all’omosessualità. Tale tesi è stata però sconfessata negli anni dalle evidenze su tutta la popolazione sessualmente attiva“, ha dichiarato.

Non si deve parlare di emergenza – ha ancora una volta precisato Tacconi –. I numeri della diffusione del vaiolo delle scimmie, ora come ora, sono effettivamente contenuti. Si sono identificate le modalità di trasmissione, che prevedono comunque un contatto molto stretto e ravvicinato. Il paziente, dopo un viaggio alle Canarie, è rientrato e dopo qualche giorno ha manifestato sintomi a livello cutaneo. Si trattava di eruzioni di tipo vescicoloso e pustoloso. Il medico curante ha suggerito una valutazione presso il nostro ambulatorio“.

Le procedure in Lombardia per contrastare il contagio

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La Regione Lombardia ha già attivato tutte le procedure necessarie per tenere” il vaiolo delle scimmie “sotto controllo“. Questo è ciò che, invece, ha riferito Letizia Moratti. La vicepresidente e assessora al Welfare di Regione Lombardia ha fatto il punto della situazione a margine del convegno ‘Il ruolo della finanza nella lotta alla mafia’, tenutosi a Milano in occasione del trentesimo anniversario della Dia, la Direzione Investigativa Antimafia.

Letizia Moratti ha quindi elencato quali sono queste procedure per contrastare la diffusione del vaiolo delle scimmie. “Si parte dalla segnalazione dei medici di famiglia e i pediatri. Poi c’è l’isolamento e ci sono le modalità di tracciamento. Perciò questa è una patologia assolutamente sotto controllo“, ha garantito.

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