La Cina riapre le porte ai turisti: cancellata l’ultima norma anti-Covid

A partire da domani, 15 marzo, la Cina riprenderà a rilasciare “varie categorie di visti” agli stranieri. Una mossa che rappresenta un importante segnale di ritorno alla normalità dopo le restrizioni di viaggio in vigore dallo scoppio della pandemia di Covid-19. La notizia annunciata dall’ambasciata cinese a Washington, è stata ufficializzata dal Dipartimento consolare del ministero degli Esteri di Pechino e presentata come l’ultimo passo verso la riapertura della Cina al mondo esterno.

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Foto Pixabay | JoshuaWoroniecki

Cina, da domani riprende rilascio visti di “varie categorie”

Oltre a elaborare nuovi visti a partire da mercoledì, l’ambasciata ha spiegato che i visti rilasciati prima del 28 marzo 2020, quando Pechino chiuse i confini, torneranno a essere validi. La politica aggiornata consentirà i viaggi senza visto per chi arriva su navi da crociera a Shanghai, nonché per alcuni gruppi turistici da Hong Kong, Macao e dai Paesi del raggruppamento regionale dell’Asean. La mossa, inoltre, “faciliterà ulteriormente lo scambio di personale cinese e straniero“, ha precisato l’ambasciata cinese a Washington. L’obiettivo è cercare di tornare ai numeri di turisti internazionali pre-Covid. Secondo i dati dell’Organizzazione mondiale del turismo delle Nazioni Unite, nel 2019 la Cina, prima di isolarsi durante la pandemia, ha ricevuto 65,7 milioni di visitatori internazionali.

La Cina e la politica “zero Covid”

Mentre la gran parte dei Paesi ha iniziato a riaprirsi ai turisti internazionali da tempo, la Cina ha cominciato a uscire dalla sua durissima politica “zero Covid” a partire dalla fine del 2022, quando Pechino ha annunciato un iniziale allentamento di alcune delle severe restrizioni, dopo le numerose proteste scoppiate nel Paese.

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Covid, premier Cina: “Prese misure completamente corrette”

Nonostante l’importante cambio di passo, il nuovo premier cinese Li Qiang – che era a capo del Pcc di Shanghai durante il lockdown della città di aprile e maggio 2022 – ha rivendicato come “completamente corrette” le misure prese dalla Cina per combattere il Covid-19, in occasione della prima conferenza stampa alla chiusura del Congresso nazionale del popolo. “Negli ultimi tre anni abbiamo messo la vita e la salute delle persone al di sopra di ogni altra cosa“, ha aggiunto il premier, ricordando come dopo gli allentamenti dello scorso dicembre della politica draconiana della “tolleranza zero” al Covid ci sono voluti “solo due mesi” per il ritorno alla normalità, senza citare l’ondata di contagi e decessi che ha colpito la Cina tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023. Le misure prese, sono state “completamente corrette” e “altamente efficaci”, ha ribadito.

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