Hiv, iniziano i test di Moderna e Iavi sul vaccino a mRna

Passi avanti nella cura dell’Aids: Moderna e l’International Aids Vaccine Initiative (Iavi) hanno annunciato l’inizio dei test sugli antigeni del vaccino contro l’Hiv veicolati tramite la tecnologia mRna. Lo studio di Fase 1 si svolgerà in quattro sedi negli Stati Uniti e coinvolgerà 56 volontari adulti sani e Hiv-negativi. 48 di loro riceveranno una o due dosi del vaccino mRna-1644. A 32 dei partecipanti sarà somministrato anche il boost mRna-1644v2-Core. Altri otto volontari riceveranno solo il richiamo immunogeno. I ricercatori esamineranno in dettaglio molecolare le risposte immunitarie dei partecipanti ai candidati vaccini per valutare il raggiungimento degli obiettivi di risposta previsti. Per ragioni di sicurezza, ognuno dei volontari sarà monitorato per sei mesi dopo l’ultima vaccinazione.

Già iniziata l’inoculazione dei primi vaccini anti-Hiv

Come conferma un comunicato diffuso da Moderna, le prime dosi del vaccino sono già state somministrate presso la School of Medcine and Health Sciences della George Washington University (GWU). Mike Feinberg, presidente e Ceo di Iavi, ha espresso il proprio entusiasmo nei confronti dell’avvio della nuova sperimentazione. È un risultato che arriva al termine di una ricerca lunga e impegnativa. Secondo Feinberg, avere a disposizione nuovi strumenti in termini di immunogeni e piattaforme potrebbe essere il primo passo per arrivare a un vaccino efficace contro l’Hiv. Il numero uno della Iavi ha poi ringraziato la Bill & Melinda Gates Foundation per aver finanziato la ricerca.

Moderna: “La tecnologia a mRna può migliorare la salute umana”

Anche Stephen Hoge, il presidente di Moderna, ha menzionato la fondazione del fondatore di Microsoft, dicendosi lieto di poter collaborare con lei e la Iavi per applicare la tecnologia a mRna della sua azienda nell’ambito dell’Hiv. Ha poi definito l’avanzamento della sperimentazione di un vaccino contro l’Hiv un passo importante “per sfruttare il potenziale dell’mRna per migliorare la salute umana”. La tecnologia in questione è la stessa alla base del vaccino anti-Covid di Moderna.

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