Giornata mondiale del sonno, perché dormire bene è importante

Venerdì 17 marzo si celebra la Giornata mondiale del sonno, che vuole sottolineare l’importanza del dormire bene. Un buon riposo, infatti, può salvarci la vita. Lo sottolineano i numerosi studi scientifici, e ricerche, che evidenziano come la qualità del sonno sia legata allo sviluppo di diverse patologie, tra le quali troviamo la depressione, la demenza, le malattie cardiovascolari, il cancro, il diabete e l’obesità. Secondo l’Associazione Italiana per la Medicina del Sonno, in Italia ci sono circa 12 milioni di persone con disturbi del sonno: la pandemia, in tutto questo, ha solo che peggiorato la situazione. Nello specifico, è stato coniato il termine “coronosomnia” per descrivere l’impatto che il Covid ha avuto sul sonno: disturbi che riguardano sia lo stress vissuto in un periodo particolarmente complicato, che i disturbi causati dall’infezione stessa.

Dormire
Dormire | Pixabay @WOKANDAPIX

Covid e sonno

Arianna Di Stadio, neurologa, docente all’Università di Catania e ricercatrice onoraria presso il Laboratorio di Neuroinfiammazione UCL Queen Square Neurology di Londra, ha spiegato all’Agi: “Sappiamo che l’infezione da Covid ha causato nei pazienti che ne erano affetti delle alterazioni del sonno. Nella maggior parte dei casi i sintomi più comuni erano sonno interrotto e difficoltà ad addormentarsi. Nella maggior parte dei casi questi sintomi erano riconducibili alle difficoltà respiratorie e alla tosse, purtroppo però in alcuni casi questi disturbi sono rimasti anche dopo l’infezione”. Mentre si stima che il Long Covid colpisca 63 milioni di persone al mondo, l’insonnia potrebbe colpire circa il 40% dei pazienti affetti da questa sindrome. “Uno studio statunitense pubblicato sul Journal of Medical Internet Research ha evidenziato che questi pazienti hanno una riduzione della durata e della profondità del sonno. In uno studio pubblicato sul British Medical Journal of Neurology, invece, è stato evidenziato che le alterazioni avevano origine dal cervello”, ha spiegato l’esperta.

Bambino che dorme
Bambino che dorme | Pixabay @emrahozaras

Gli altri disturbi del sonno

Tuttavia, dormire bene può proteggere non solo da tante altre malattie o rischi, ma può anche fungere da ‘elisir di lunga vita’. Entrando nel dettaglio, uno studio pubblicato sulla rivista Acta Neuropathologica Communications ha dimostrato per la prima volta la correlazione tra un cattivo sonno e l’Alzheimer. Ma non solo: secondo uno studio pubblicato sul Journal of American Heart Association, il sonno è fondamentale anche per il benessere cardiovascolare. Infine, un riposo inadeguato può compromettere i legami tra gli individui, danneggiando anche il benessere fisico e mentale della persona. Tuttavia, ci sono diverse strategie per migliorare il sonno. “Per fortuna è possibile fare delle diagnosi accurate grazie a questionari specifici e alla polisonnografia che permette di studiare approfonditamente la causa dei disturbi del sonno. Attualmente ci sono degli integratori molto validi per aiutare il sonno. È quindi importante non trascurare il problema”, conclude Di Stadio.

Impostazioni privacy