Assumere melatonina ci aiuta solo a prendere sonno o può anche farci male? Questa la domanda che si è posta una ricerca pubblicata martedì sul Journal of the American Medical Association (JAMA). E la cui risposta, cui ha dato ampio spazio l’autorevole ‘CNN’, sta spaventando non solo l’America ma il mondo intero.
Melatonina, può essere dannosa? Ecco quando
Lo studio, infatti, ha rilevato che sempre più cittadini adulti in America stanno assumendo melatonina regolarmente acquistata in farmacia per dormire la notte. Il problema è che le dosi a cui la assumono sono pericolosamente alte. Con potenziali conseguenze sull’organismo. Lo dimostra il fatto che nel 2018 se ne è consumata più del doppio rispetto a dieci anni prima. E in tal senso, inevitabilmente, gli effetti della pandemia non hanno aiutato.
L’utilizzo della melatonina, di per sé, non è affatto dannoso. Può diventarlo però, secondo il National Institutes of Health, nel caso in cui se ne abusi. E ciò avverrebbe superando “di gran lunga” il dosaggio di 5 milligrammi al giorno che viene tipicamente utilizzato come trattamento a breve termine. Tra le conseguenze lo studio elenca mal di testa, vertigini, nausea, crampi allo stomaco, sonnolenza, confusione o disorientamento, irritabilità e lieve ansia, depressione e tremori. Ma anche pressione sanguigna anormalmente bassa.
Naturale, ma non basta: “È un ormone, non un’erba”
La vera problematica denunciata in America riguarda la quantità effettiva di melatonina rispetto a quella pubblicizzata sulle etichette. Tanto più che si tratta di una sostanza non completamente regolamentata dalla Food and Drug Administration statunitense. E quindi non esistono vincoli chiari a livello federale che i produttori debbano rispettare a norma di legge.
E c’è un altro aspetto di cui Rebecca Robbins, della Harvard Medical School, ha voluto parlare chiaro ai microfoni della ‘CNN’. “C’è un’opinione secondo cui se è naturale, allora non può far male. La verità è che non conosciamo davvero le implicazioni della melatonina a lungo termine, per adulti o bambini“, ha dichiarato. La dottoressa insiste sul fatto che stiamo parlando di un prodotto sì naturale, ma non di un’erba. Si tratta infatti di un ormone prodotto dalla ghiandola pineale, situato in profondità all’interno del cervello, e rilasciato nel flusso sanguigno per regolare i cicli del sonno del corpo.
Melatonina: come aiutarci a produrla naturalmente
Ovviamente, la cosa migliore da fare come sempre in questi casi è quella di consultare il proprio medico. Sarà quest’ultimo a dirci come è meglio muoversi, anche se in presenza di un prodotto che non è un farmaco vero e proprio. Tanto più che la melatonina può essere prodotta anche in maniera naturale, senza l’assunzione per via orale.
“Se il nostro corpo reagisce in maniera efficiente all’assunzione di melatonina, un adulto dovrebbe addormentarsi in 4-8 minuti dopo averla presa. Se invece ci mette ore, la cosa migliore potrebbe essere spegnere ogni schermo, fare 20-40 minuti di esercizio o abolire la caffeina. Perché prenderla per via orale, per loro, funziona molto poco“, ha spiegato Cora Collette Breuner, professoressa nel dipartimento di pediatria del Seattle Children’s Hospital dell’Università di Washington.
Del resto la Johns Hopkins University School of Medicine ha già stabilito che l’esposizione alle luci artificiali inibisce la produzione di melatonina da parte del nostro cervello. E questo include le luci blu di pc, tablet e telefoni cellulari. Il modo migliore per aiutarci, dunque, è quello di spegnere tutto. Prima ancora di pensare di andare in farmacia.