Dipendenze, oltre 2 milioni di adolescenti in Italia sono a rischio

Secondo un nuovo studio realizzato da un accordo tra il Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri, e il Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell’Istituto Superiore di Sanità, in Italia quasi 2 milioni di adolescenti sono a rischio dipendenze. La ricerca, ‘Dipendenze comportamentali nella Generazione Z’, realizzata con Explora Addiction Research Division, ha coinvolto 1.044 genitori, e più di 8.700 studenti d’età compresa tra gli 11 e i 17 anni. Secondo l’analisi, circa 100mila ragazzi sono a rischio di dipendenza dai social media, 500mila dai videogiochi e 1,2 milioni dal cibo. Molto diffusa, tuttavia, è anche la sindrome dell’Hikikomori, che identifica tutti quegli adolescenti, o giovani adulti, che fuggono dai rapporti sociali, e che interessa oltre 65mila ragazzi. Lo studio è stato presentato martedì 28 marzo all’Istituto Superiore di Sanità.

Ragazza con il cellulare
Ragazza con il cellulare | Pixabay @4547

I dati nello specifico

Come si evince dai dati, tra gli studenti tra gli 11 e i 17 anni la dipendenza più diffusa è quella con il cibo. Questa colpisce circa 1.152.000 giovani, principalmente delle scuole superiori e appartenenti al sesso femminile. A presentare un rischio grave è uno studente su dieci. Tuttavia, anche la depressione non deve essere sottovalutata: infatti, tra gli 11 e i 13 anni, il rischio di soffrire di questo disturbo, in forma moderatamente grave o grave, è 11,62 volte più alto. Subito dietro troviamo la dipendenza da videogiochi, chiamata gaming: qui il fenomeno interessa principalmente il sesso maschile, e riguarda il 12% degli studenti. Nonostante il fenomeno tenda ad attenuarsi con l’avanzare dell’età, tra i giovani delle scuole secondarie di primo grado ne soffre il 18%, quasi 1 ragazzo su 5.

Giovani
Giovani | Pixabay @StockSnap

Gli altri numeri

Da non sottovalutare, e spesso già segnalato da esperti e specialisti del settore, è il fenomeno dei social media. I dati evidenziato che il 2,5% degli studenti, quindi un ragazzo su 40, presenta un comportamento compatibile con la dipendenza da social, chiamata ‘Social media addiction’: qui, di nuovo, è il sesso femminile a essere quello più a rischio, in particolare la fascia d’età che va tra i 14 e i 17 anni. La stessa categoria presenta un rischio 5,5 volte più alto di sviluppare un carattere molto impulsivo, e un rischio 10,2 volte più alto di soffrire di ansia sociale, grave o molto grave. La sindrome dell’Hikikomori, quindi il fenomeno dell’isolamento sociale, sembra interessare più gli studenti nella fascia d’età tra gli 11 e 13 anni: negli ultimi sei mesi, infatti, ad indicare di essersi sentiti isolati sono stati 30.175 studenti, pari all’1,8%. Nella fascia d’età tra i 14 e i 17 anni, la percentuale è stata pari all’1,6%. 

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