Usb, manifestazioni contro il governo a Milano, Firenze e Roma

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Siamo in piazza contro l’economia di guerra, la precarietà e l’alternanza scuola lavoro“. Questa la dichiarazione di Luciano, al corteo dell’Unione Sindacale di Base (Usb) tenutosi a Milano e partito in prossimità della sede di Assolombarda. La manifestazione ha visto la partecipazione di circa un migliaio di persone, tra sindacalisti, lavoratori, ex-lavoratori e studenti. Tra la folla si osservano cartelli contro Giorgia Meloni e il governo. “Siamo qui per dire al governo che o si cambia rotta o ci sarà dissenso continuo. Il governo toglie ai poveri per condonare i ricchi“. Queste le parole di Mariateresa.

Sciopero, corteo Usb a Firenze: “Troppe morti bianche, si introduca l’omicidio sul lavoro”

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Una manifestazione analoga si è svolta anche a Firenze, dove un corteo di circa 300 manifestanti è partito da piazzale Montelungo a Firenze per lo sciopero generale indetto a livello nazionale dai sindacati Cobas, Cub, Sgb, Usb, Usi. Stefano Cecchi, Usb Firenze: “C’è un forte problema della sicurezza sui luoghi di lavoro. Il Governo ha parlato a Confindustria dicendo che chi produce non deve essere disturbato. Mille lavoratori muoiono ogni anno senza disturbare, se ne vanno in silenzio. Muoiono sul lavoro mediamente tre persone al giorno. In questo Paese si è fatta una legge sull’omicidio stradale. Se ne faccia una per i morti sul lavoro“. Alessandro Nannini, Cobas Firenze: “L’inflazione è al 12% e il potere di acquisto dei salari ormai si è perso. I lavoratori diventano sempre più poveri. Bisogna riadeguare i salari, introdurre la scala mobile, una riduzione di lavoro a parità di salario per aumentare anche i posti di lavoro“. Simone Vivoli, Cub Firenze: “Siamo in piazza per chiedere anche interventi sull’aumento delle bollette, non più bonus e altri interventi spot. Chiediamo anche di reperire le risorse dall’aumento delle spese sulle armi e per la guerra“.

Scioperi, manifestazione davanti al Mef: “Abbassare armi, alzare salari”

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A Roma, circa 200 manifestanti di Usb e altre sigle sindacali si sono riuniti davanti al Mef con lo slogan ‘Abbassare le armi, alzare i salari’. “Mentre stanno distraendo risorse per la guerra in Ucraina in Italia c’è una grossa emergenza, quella salariale“: così Alessandro Giannelli, dell’Usb. Nicoletta La Gioia, del Cub, ha aggiunto: “Giusto che ci sia un aiuto alle imprese, ma non va bene che sia tutto in quella direzione perché la gente non arriva a fine mese“. Presente anche una rappresentanza di lavoratori Sda, rappresentati da Roberto Di Giovanni: “Chiediamo l’internalizzazione a Poste italiane“. Infine le parole di Beatrice Gamberini di Potere al Popolo: “Il governo Meloni sta attaccando le fasce popolari e sta confermando la sudditanza alla Nato“.

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