Ucraina, Salvini: “Sosterremo nuove sanzioni contro la Russia”

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A margine della sua visita alle fiere del fashion e dell’accessorio al polo fieristico di Milano Rho (dove sono in corso le fiere del del fashion e dell’accessorio), Matteo Salvini ha rilasciato alcune dichiarazioni alla stampa. Il leader della Lega ha dichiarato il suo partito sarebbe disposto a sostenere un eventuale inasprimento delle sanzioni contro la Russia. “Tutto quello che aiuta la pace avrà il nostro sostegno, basta che sia efficace. Io sto facendo di tutto per fermare la guerra, condanno chi spara, chi attacca, chi bombarda. Bisogna fare tutto il possibile per avvicinare la pace“. “Io spero nella diplomazia. Più che nella risposta armata noi confidiamo nella diplomazia, nel dialogo e nel confronto – ha concluso -, perché altrimenti se a missile si risponde con missile rischiamo tutti di uscirne con le ossa rotte. Poi mi sembra chiaro chi aggredisce e chi è aggredito“.

“Dopo il 31 marzo il governo tolga ogni restrizione”

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Salvini ha anche parlato della situazione relativa al Covid-19. “Oggi in Francia si tolgono tutte le restrizioni e ci sono meno vaccinati di noi. Quindi la richiesta che la Lega porterà al governo e al presidente Draghi è di fare come i cugini francesi. Quindi col 31 marzo con la fine dello stato di emergenza di togliere Green pass, super Green pass, tutti i divieti e le restrizioni come stanno facendo la grande maggioranza dei paesi europei“.

Caro carburante, Salvini: “Il governo intervenga in settimana”

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Infine, non sono mancate delle dichiarazioni sul caro carburante. “In settimana la Lega si aspetta che il governo, come hanno fatto altri in Europa, blocchi per un periodo di tempo le accise e l’Iva su benzina, luce e gas, perché ormai i costi per le famiglie, laboratori e imprese sono insostenibili. Lo strumento lo indichi il governo: scostamento di bilancio, decreto urgente, qualcuno dice che bisogna aspettare il 31 marzo per il Documento di economia e finanza per avere l’ok di Bruxelles. L’unica cosa che mi rifiuto di aspettare è l’ok di Bruxelles. In un momento di tragedia economica l’ultima cosa che possiamo aspettare è l’ok di Bruxelles“.

 

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