Ucraina, parlamentari in preghiera per la pace a Roma: “Agire e operare”

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Si è tenuta presso il Chiostro della Chiesa di San Gregorio Nazianzeno, a Roma, la preghiera dei parlamentari italiani per la pace in Ucraina. A organizzarla è stato il leader di Noi Con l’Italia, Maurizio Lupi.

Al momento di raccolta hanno risposto tanti tra deputati e senatori, riunitisi per la pace in Ucraina. I parlamentari hanno ascoltato le parole del sostituto per gli affari generali della Segreteria di Stato della Santa Sede, Edgar Pena Parra. “Le guerre si concludono in due modi. O con la sconfitta di una delle parti, o con dei trattati di pace. Preghiamo per far sì che si percorra la seconda via“, ha detto Parra nel corso dell’omelia. “Abbiamo invocato Dio di darci la pace. Questa va costruita di giorno in giorno“, ha rimarcato.

Politici italiani per l’Ucraina: “Consapevoli della responsabilità”

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Come uomini politici dobbiamo agire e operare. Lo abbiamo fatto ieri in Parlamento dando il nostro contributo di decisione su accoglienza, sanzioni e armamenti. Come cristiani preghiamo, perché c’è bisogno di una grande solidarietà e comunione con chi soffre in Ucraina“. Così il senatore Pier Ferdinando Casini a margine della preghiera alla chiesa di San Gregorio Nazianzeno.

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A margine della preghiera per chiedere la fine della guerra in Ucraina, è intervenuta anche Maria Elena Boschi. “Quelle di ieri sono state scelte difficili, su cui il Parlamento ha dato il via libera – ha ricordato la parlamentare di Italia Viva. Siamo consapevoli della responsabilità che ci siamo presi. L’aggressione in corso, tuttavia, va fermata. Dobbiamo dare alla pace un’opportunità. Quello che abbiamo chiesto al Governo, e che continueremo a fare, è di non perdere le occasioni di dialogo. Abbiamo anche fatto il nome di Angela Merkel come rappresentante dell’Ue per avviare un tavolo“.

L’organizzatore Maurizio Lupi: “Forte segnale di unità”

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Lo stesso Maurizio Lupi, organizzatore dell’evento, ha parlato dei recenti sviluppi del conflitto in Ucraina. Si è, in particolare, soffermato sulla schiacciante maggioranza che ha dato supporto alle iniziative del Governo Draghi. “Ieri abbiamo dato un forte segnale di unità in Parlamento. È un momento in cui bisogna essere coesi senza ambiguità, perché solo questo permette che il dialogo non si interrompa“, ha affermato.

Oggi sappiamo che c’è anche bisogno di un appello alla coscienza di ognuno di noi. Non possiamo essere indifferenti davanti alle immagini che arrivano dall’Ucraina“, ha aggiunto il leader di Noi con l’Italia.

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