Torino: giunta Lo Russo con 3 tecnici “di autorevolezza nazionale”

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Abbiamo valutato di individuare per la squadra di governo di Torino le migliori competenze, introducendo elementi significativi di novità. E soprattutto chiedendo a persone di riconosciuta autorevolezza nazionale di poter venire a prestare servizio“. Così Stefano Lo Russo, eletto sindaco nel capoluogo piemontese, alla presentazione della nuova Giunta.

Chi sono i tre tecnici nella giunta di Torino

I tre tecnici sono Paolo Mazzoleni, attuale presidente dell’ordine degli Architetti di Milano, Rosanna Purchia, commissario del Teatro Regio, e Gabriella Nardelli, una delle più grandi esperte italiane di bilancio consolidato. “Abbiamo chiesto loro di prestare servizio nel governo dei prossimi anni della nostra città – ha spiegato il neo sindaco Lo Russo –. Questi saranno anni contemporaneamente complessi, ma anche importanti per la ripartenza economica di Torino“.

Il Pd è un partito che ha nella sua missione costitutiva l’onere del Governo, della competenza e di fare le scelte migliori per i cittadini che vengono rappresentati. Io credo che la qualità di questa Giunta sia un fiore all’occhiello della politica del Partito Democratico – ha aggiunto Lo Russo –. La funzione delle deleghe segue criteri politici e funzionali. Ovviamente è la dorsale di una macchina comunale, quella presentata oggi, che attueremo subito per consentire a Torino di rendere efficienti i processi che riguardano le questioni che stanno più cuore ai cittadini“.

Gli obiettivi del neo sindaco Lo Russo

L’obiettivo – ha illustrato Lo Russo – è di far ripartire la nostra città nei suoi diversi settori. Il nostro obiettivo è far tornare Torino più grande, più forte e riunire la città. La nostra è una città disgregata, diseguale. Quindi la ripartenza economica deve avere linee di indirizzo molto precise e forti“.

E ora il sindaco Lo Russo ha una missione molto chiara in mente. Quella di intervenire sulla città in maniera radicale, grazie anche ai fondi europei sbloccati con il Recovery Fund. “Abbiamo una grande responsabilità, quella di impiegare le risorse che arriveranno nei prossimi anni attraverso il Pnrr e non solo. Dobbiamo farlo ricucendo Torino, in particolar modo nelle porzioni di città più in difficoltà. Sia dal punto di vista sociale che da quello ambientale“, ha infatti spiegato.

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