Tajani sul salario minimo: “Non serve”

Si continua a parlare di salario minimo. Questa volta ad intervenire è Antonio Tajani, vicepremier e ministro degli Esteri, all’Assemblea di Coldiretti. “In Italia non serve il salario minimo. Serve un salario ricco, perché non siamo nell’Unione Sovietica in cui tutti avevano lo stesso stipendio. Dobbiamo realizzare una rivoluzione liberale, un tassello al giorno, abbiamo cinque anni per farlo. Ogni decisione di ogni giorno è una tessera del mosaico per la nostra rivoluzione liberale che significa anche maggiore benessere economico per gli italiani”.

Cosa ha dichiarato Tajani

Antonio Tajani ha poi parlato di un tema caldo nell’agenda politica: l’immigrazione. Ricalcando la linea governativa, ha affermato: “Se vogliamo affrontare il problema della migrazione dobbiamo affrontare la crescita economica dell’Africa. Vogliamo che il saper fare italiano e le nostre imprese diventino una presenza forte in Africa”.

Antonio Tajani, vicepremier e ministro degli Esteri
Immagine | Foto Newsby – Newsby.it

La politica estera non è un’esclusiva del ministro e della diplomazia: la fanno tutti gli italiani, i ministri, le organizzazioni, le imprese che operano al di là dei nostri confini. Attraverso le nostre ambasciate queste imprese devono essere messe in condizioni di operare al meglio e portare il saper fare italiano all’estero”, ha dichiarato Tajani.

Tajani alla guida di FI?

Nel frattempo, dopo la morte di Silvio Berlusconi, inizia a prendere forma il futuro di Forza Italia, di cui lo stesso Berlusconi è stato fondatore e leader. Sembra ormai quasi certo che sarà lo stesso Antonio Tajani a guidare il partito, che nel frattempo è stato eletto segretario nazionale ‘pro tempore’. Nella giornata di lunedì 17 luglio, uscendo dalla sede di Sky, dove ha rilasciato un’intervista, Tajani stesso ha risposto ad alcune domande della stampa: “Se è presto ufficializzare la candidatura alla presidenza di FI? Mi è stata fatta una domanda ed ho risposto dicendo che sono pronto ad assumermi le responsabilità, sempre se mi daranno fiducia. Se saprò convivere con le varie correnti? Io non vedo correnti in FI ma persone che hanno idee diverse ed è giusto. Le correnti hanno distrutto la Democrazia Cristiana. Diverso è il confronto, non bisogna cercare lo scontro ma i voti. Bisogna stare tra la gente e non cercare poltrone, io sono un militante prima di essere segretario”, ha dichiarato.

Parlando del futuro di Forza Italia, Tajani ha poi affermato: “Se ho sentito Rosato o Bonetti? Io sono contrario al mercato e non devo fare campagna acquisti. Ho un progetto che prevede Forza Italia come casa dei riformisti, dei cristiani e altro. Io voglio offrire un progetto e non candidature. Vogliamo essere quello che era la DC, ma senza correnti”.

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