Scuola, Valditara: “Riforma dei Tutor pronta a breve”

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“Modello di scuola deve avere docenti motivati e capacità di personalizzare insegnamento, a breve varerò la riforma dei tutor proprio per questa esigenza“. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, a margine della presentazione del libro ‘Crescita Economica e Meritocrazia’ che si è svolta a Milano.
Il tutor sarà selezionato con un esame finale e un percorso formativo. Tre anni e eventualmente una proroga di altri tre anni“, ha aggiunto il ministro. Sempre nella stessa presentazione, il ministro ha aggiunto: “Il tema del merito è centrale a tal punto che lo abbiamo inserito nella denominazione del Ministero. Io per merito intendo una scuola che sa valorizzare i talenti di ciascuno. Dobbiamo uscire da una concezione novecentesca con un solo modello di intelligenza“, ha concluso Valditara.

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L’incontro tra Csil, Cgil e Conte

Restando in tema scuola, Ivana Barbacci, Segretario generale della Cisl Scuola, a margine dell’incontro con Giuseppe Conte tenutosi presso la sede del Movimento 5 Stelle a Roma ha dichiarato: “Abbiamo fatto un incontro, come ne facciamo tanti in occasione di vertenze nazionali. Oggi è toccata ad una parte dell’opposizione ma avremmo preferito parlare di questi temi con Conte quando era al governo. Rinnovo del contratto del personale scolastico, precariato e autonomia differenziata sono i temi trattati con il M5s. Sono temi che stiamo affrontando con tutte le forze politiche e su cui ci aspettiamo di ottenere risultati concreti“.

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Le parole di Sinopoli

Anche Francesco Sinopoli, Segretario generale della Cgil Scuola, ha preso parte all’incontro, intervenendo a seguito di questo. Per Sinopoli, quello con Conte è stato “un incontro proficuo perché è giusto discutere con le opposizioni. Abbiamo di fronte una grande emergenza su come versa da anni la scuola italiana, a maggior ragione con l’autonomia differenziata che punta a distruggere il Paese partendo dalla scuola. Noi siamo pronti a mettere in campo ogni forma di lotta democratica e il sostegno delle opposizioni è centrale. Non basta, però, dire no all’autonomia ed infatti bisogna costruire una vertenza nazionale per la scuola pubblica“, ha concluso.

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